E’ fine novembre, le foglie sugli alberi sono quasi cadute
tutte, il sole spunta raramente sulla nostra cittadina e il freddo incomincia
arrivare. Per le strade si intravedono i preparativi per il Natale e la gente
diventa più frenetica per i negozi e per le vie.
Quest’anno
per me il Natale è particolarmente triste anche se sento moltissimo l’atmosfera
natalizia. Sono successe molte cose nel mondo, guerre politiche e religiose,
disastri atmosferici e a mio giudizio tutto ciò peggiora di giorno in giorno.
In
questo periodo dell’anno osservo molto dalla finestra del mio ufficio, i
titolari sono quasi sempre via e il lavoro che mi danno lo termino in breve
tempo che nelle ore successive mi ritrovo a fissare nel vuoto. Così per non
annoiarmi osservo la vita dalla finestra, c’è sempre molto caos per via di un
sottopassaggio nelle vicinanze. Davanti a me c’è una piazza con alberi, parco
giochi, panchine e una piccola edicola che esiste da una vita. La Piazza è
molto trafficata, al mattino per esempio ci sono numerosissime persone che
portano a passeggio i loro cani, se ne vedono di tutte le razze, dal Labrador
al Pastore Tedesco, dal Barboncino al Carlino. Perfino la mia datrice di lavoro
ci va il mattino a portare la sua adorata cagnolina che ci fa ammattire tutte
le volte che vuole uscire! E’ adorabile però, è Lei che quando sono sola in
ufficio mi fa compagnia, mi basta un suo sguardo e già non mi sento più sola, è
proprio vero quando si dice che gli animali sono una vera compagnia!
Mentre
nel pomeriggio, se non piove, vengono numerose persone anziane a tenersi
compagnia e nello stesso tempo a distrarsi dai loro mali e malinconie, a volte
quando li guardo, penso se quando avrò la loro età farò come loro, ma fino a
quel momento non posso saperlo, la vita ci riserva sempre delle sorprese e
nessuno può progettarsi il futuro anche perché c’è sempre qualche imperfezione
alla fine.
Stamattina
la mia attenzione si è posata su una piccola gazza che vagava per la piazza in
cerca di cibo. Piove e fa freddo ma lei non si arrende e continua cercare come
se fosse una sfida tra lei e il maltempo, a volte mi vergogno nell’essere
codarda in certe situazioni, se penso alla gazza. Vola da una parte all’altra,
non si arrende, alla fine per premiare il suo coraggio è riuscita a trovare
qualcosa da mettersi dentro al suo piccolo stomaco, si posa delicatamente su un
cestino e con molta attenzione mangia il suo premio. Soddisfatta, vola sui rami
dei alberi, ormai svestiti delle loro foglie, si diverte a saltare un ramo
all’altro, non perdendo mai l’equilibrio.
A
causa delle troppe ore di pioggia, sulla piazza si sono formate delle
pozzanghere molto alte e la furba gazza se ne approfitta per farsi un bel
bagno, si contorce in tutte le maniere per pulirsi al meglio, è proprio
simpatica, si lava molto accuratamente fregandosi il suo becco robusto sul suo
tozzo corpo biancastro e nerastro, dopodiché vola leggiadra su una panchina per
rilassarsi dalla dura fatica appena fatta.
Mi
ha particolarmente emozionato questa piccola e coraggiosa gazza che mi ha
insegnato un’importante lezione, quella di non dare l’importanza se una persona
è adulta o giovane, se non si ha talento o meno, ma che l’importante è
rischiare e tentare nella vita se si vuole avere un successo, anche personale.
Quindi con questo racconto volevo ringraziare la gazza per avermi fatto capire
che nella vita qualunque avversità ci sia, non bisogna lasciarsi abbattere, ma
che bisogna stringere i denti e prendere le situazioni con coraggio. Grazie
ancora.
By
Erica
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