martedì 19 marzo 2013

LETTERA PUBBLICA DI ADELE GAMBARO, ELETTA AL SENATO CON M5S


 di diinabandhu

 [Dove c'è il cuore c'è la passione, l'onestà e la sincerità. Dove c'è il cuore si può anche sbagliare, ma ci si corregge e si ricomincia ancor meglio di prima. Fin che c'è il cuore, il mio cuore è con il vostro (danilo diinabandhu LiberaMenteServo.it)]


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Cari amici, ieri l'altro al senato è stata la giornata più difficile della mia vita.

L'esito della prima votazione ha visto finire al ballottaggio Schifani e Grasso.

Alle 13.30 circa siamo entrati nella sala Commissione industria che ci hanno provvisoriamente messo a disposizione per riunirci, e ne siamo usciti alle 16.15 per tornare alle 16.30 in aula a votare. 

In quelle 3 ore abbiamo visto sfilare sotto i nostri occhi tutta la storia del nostro movimento. Le nostre battaglie contro un potere colluso, il bisogno di restare integri nelle nostre convinzioni, il bisogno di fermarci per sentirvi.

Siamo il Movimento della rete, che vuole sentirsi unito e condiviso, anche contestato, ma che abbia la possibilità di confrontarsi e crescere.

In quella sala avevamo solo 3 ore, soli con le nostre coscienze, le nostre emozioni e le nostre lacrime.

Attenendomi alla scelta maggioritaria del gruppo, ho votato scheda bianca.

Sono contenta che Schifani non sia il Presidente del Senato.

Il nostro non è un gruppo spaccato, non abbiamo paura di noi stessi, non abbiamo paura di loro.

Ho stima e rispetto per coloro con i quali sto facendo questo percorso, con tutte le difficoltà che comporta la condivisione di temi tanto importanti.

Credo nel Movimento e nella possibilità di cambiare questo Paese.

Credo che abbiamo molto da imparare ma ancor più da insegnare.

All'interno del nostro gruppo c'erano contestazioni su Grasso e unanimità sul NON volere Schifani.

Non ci alleiamo con nessuno.

Non siamo interessati alle poltrone.

Alcuni cittadini eletti stanno postando le loro dimissioni se la base lo riterrà opportuno.

Ieri mentre gli altri facevano strategie noi piangevamo sulle nostre responsabilità. 


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