venerdì 15 marzo 2013

Almodovar a Papa, apra a sacerdoti donne



E addio al celibato per preti. Film metafora crisi Spagna, come Italia ingovernabile


 Il regista spagnolo Pedro Almodovar e l'attrice Blanca Suarez durante il photocall del film 'Gli amanti passeggeri'

 Gli attori Miguel Angel Silvestre e Carlos Areces, il regista Pedro Almodovar e l'attrice Blanca Suarez

di Alessandra Magliaro
ROMA - Per Pedro Almodovar, che ha studiato dai preti (nel collegio salesiano di Caceres), rimanendone segnato (v. uno dei suoi film più belli, La mala educacion), l'elezione appena ieri di Papa Francesco è occasione irripetibile da non lasciarsi sfuggire.
"Il nuovo Papa - ha detto oggi il regista, che a Roma ha presentato la nuova commedia Gli amanti passeggeri, 300 copie da Warner in sala dal 21 marzo - ha un passato, come ce lo abbiamo tutti. La stampa spagnola e immagino quella italiana ne sono già alla ricerca. In ogni caso, credo, e questa non è una buona notizia, che sia un Papa nel segno della continuità. La grande sfida per la Chiesa oggi è diventare specchio del mondo contemporaneo, mentre finora ne è stata lontana. Dunque sono così audace da dare consigli a Francesco: la Chiesa elevi la donna alla stessa categoria degli uomini, dando parità con l'accesso alla confessione e alla consacrazione e poi dia scacco matto al celibato, scomparirebbero così le infamie degli abusi sessuali, e in una completa normalizzazione dia ai preti accesso al matrimonio in tutte le sue combinazioni che poi alla fin fin sono tre: uomo-donna, donna-donna, uomo-uomo".
Provocatorio ma fino ad un certo punto, il trasgressivo Almodovar aggiunge anche di voler dare opportunità al Papa di "lasciargli fare qualcosa prima di criticarlo, altrimenti da regista potrei dare giudizi basandomi sull'unica apparizione di ieri sera alla finestra, esprimendomi sulla sua recitazione, se ha mostrato tenerezza o lascivia". Non è stato solo il Papa l'argomento dell'incontro a Roma di Almodovar. Gli amanti passeggeri, che in patria è stato record d'uscita per il regista spagnolo, racconta di un viaggio aereo particolare: con un carrello in avaria, votati all'atterraggio di emergenza, piloti, steward e passeggeri, molti omosessuali, qualche bisesessuale, una maitresse specializzata in bondage, una vergine in cerca di sesso, rari (incerti) eterosessuali, mettono in scena vite, problemi, ultimi desideri. "Il film è una metafora abbastanza chiara della Spagna di oggi, un viaggio senza destinazione. La realtà è ancora più incerta: non si sa chi ci guiderà e se atterreremo. Non abbiamo ancora un Beppe Grillo ma se si votasse domani il risultato sarebbe simile a quello italiano: fine del bipartitismo e grande ingovernabilità".
Per Almodovar, "la Spagna è nella situazione peggiore dall'inizio della democrazia". E questa convinzione è tra le motivazioni che lo hanno spinto a tornare ad una commedia: "un film tributo agli anni '80, alla Spagna del boom e alla nascita della democrazia. Spero di aver evocato quei toni, che erano dentro le mie prime commedie. Non sono una persona nostalgica, ma quell'esplosione di democrazia ci manca molto". Non a caso all'inizio del film, per una scena appena, Almodovar ha voluto due dei suoi attori giovani di quegli anni: Penelope Cruz e Antonio Banderas, oggi star mondiali. Gli amanti passeggeri, con Javier Camara, Cecilia Roth, Blanca Suarez, Antonio De La Torre, Hugo Silva, almeno per ora resterà senza seguiti. "Non ho deciso il mio nuovo progetto, ma non sarà una commedia", ha concluso il regista.

(ANSA)

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