Non ci cascate: il fatto che lo Stato abbia risparmiato 2,5 miliardi di spesa sociale non è una buona notizia come lor signori (e signore) vorrebbero far credere.
Perché quel risparmio non è dovuto a tagli a sprechi, ma riduzioni della platea di beneficiari di misure sociali e riduzione dell'importo stesso. In manovra hanno per altro anche aumentato i requisiti per l'Assegno di inclusione, quindi il risparmio da oggi sarà anche maggiore.
Lo dico da tempo e ne sono convinto: la linea di politica economica di questo Governo è la progressiva creazione di un "esercito industriale di riserva", ossia masse di poveri che anche a causa dello sfacelo del welfare sono disposti ad accettare paghe sempre più basse dai padroni. Più aumenta l'offerta di lavoro a basso costo, più la domanda si adegua abbassandosi anch'essa.
Lo schema è inequivocabile e lo dimostrano tutti i dati, a partire da quello della povertà assoluta che quest'anno è arrivata a 5,7 milioni di individui dai 5,6 dello scorso anno, fino alla progressiva e scientifica riduzione del welfare.
In dieci anni torneremo indietro di trenta o persino quaranta. Garantito.
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