domenica 22 dicembre 2024

Salvini era è resta uno stronzo

 


Per i leghisti semplici che se ne vanno in giro a scrivere Malox (rigorosamente sbagliato), rosika o frasi appena più complesse del tipo: “Aveva ragione lui”, faccio molto poco sommessamente notare che la sentenza di assoluzione nei confronti del ministro Salvini non vuol dire affatto che abbia agito bene. 


I giudici, cari analfabeti funzionali e istituzionali, non fanno questo. Non danno (per fortuna) un giudizio né morale né politico sull’imputato.

Si limitano bontà loro ad applicare le leggi. E quelle leggi non sono state sufficienti per definire quella condotta “sequestro di persona”.


Ma nessuna sentenza di assoluzione o di condanna può cancellare la viltà, la propaganda miserabile, la vergogna umana di un ministro che tiene 147 poveri cristi, tra cui donne e bambini, in mezzo al mare per 17 giorni senza un porto sicuro solo per stuzzicare le viscere e gli istinti razzisti più bassi degli analfabeti funzionali ed emotivi che lo votano.


Non riabilita dieci anni di spaventosa criminalizzazione nei confronti di chi salva vite in mare.


Non cambia il giudizio politico e persino storico sul peggior ministro dell’Interno della storia repubblicana e sull’infamia e il discredito che ha gettato su tutto il Paese sul caso Open Arms, su quello Sea-Watch, su Carola Rackete e ogni volta che un barcone carico di sofferenza e disperazione è stato respinto e lasciato in balia delle onde.


Tutto questo nella sentenza non c’è e non ci può essere, come sa chiunque conosca e rispetti la magistratura sempre, non solo quando fa comodo.


Ma è e resterà sempre nella memoria e nella coscienza delle tante (sempre troppo poche) persone perbene e umane di questo Paese.


Fatevene una ragione.

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