C'è stato un momento in campo alla fine della finale di Coppa Intercontinentale, in cui si è afferrata tutta la differenza esistente tra il Milan e l'Olimpia.
E' successo quando il portiere paraguaiano si è accostato a Gullit per complimentarsi.
42enne, non proprio in perfetta linea, Almeida sembrava più un tranquillo portiere da torneo parrocchiale che da squadra di calcio, specialmente se messo a confronto con la prestanza di Ruud Gulit.
Nello spogliatoio Almeida confermava tutta la sua triste immagine "E' arrivato il momento di abbandonare il calcio. E' un brutto giorno, ma siamo stati battuti da una squadra venuta da un altro pianeta".
I rossoneri quel 9 Dicembre 1990, in quella finale a Tokyo contro l'Olimpia Asuncion avevano espresso tutto il loro repertorio: ritmi alti, applicazione costante del fuorigioco, pressing famelico e giocate ad elevato tasso tecnico.
I paraguaiani diventano spettatori non paganti e assistono allo spettacolo del Milan come i giapponesi dalle tribune.
A tutti non resta altro da fare che battere le mani per la "squadra venuta da un altro pianeta".
My heroes football
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