giovedì 16 gennaio 2014

San Menaio “incanti e tramonti d’amore” sul Gargano

Un luogo ameno e lontano dal caos delle città si stende sul litorale garganico, avvolto dalla magia, il suo nome è San Menaio. La località turistica sconosciuta a molti conserva una romantica leggenda, che si rinnova ad ogni tramonto estivo. 
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Tramonto
Il tramonto d’argento nel mare di San Menaio
SAN MENAIO (FOGGIA)- Non tutti conoscono questo luogo, avvolto da verdi pinete e lambito da una spiaggia ampia, ricoperta da finissima sabbia dorata nel cuore del GarganoSan Menaio, a circa 7 km dalla località di Vico del Gargano. Considerato per lo più un borgo marinaro di 193 abitanti nella storica terra dei Dauni, nasconde origini affascinanti. Il toponimo di San Menaio deriverebbe dal termine latino Mennas, ovvero “forzuto”, o secondo la maggior parte delle cronache locali, il nome rimanderebbe al Santo Menna, egiziano, che qui giunse e vi rimase per 5 anni, convertendo i peccatori del luogo.
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Sbocciano amori a San Menaio
Se il nome rimanda alla santità, la magia di questa terra è connessa all’amore. Sono tantissime le storie che si potrebbero raccontare di incontri e follie tra innamorati provenienti da ogni parte d’Italia e d’Europa, di emozioni consumate tra gli agrumeti che si stendono tra le villette, in quelle giornate d’estate profumate di origano e peperoncino, appesi fuori dalle case o alle bancarelle della zona di Valazzo. San Menaio è una terra fatata tra il litorale di Peschici e Rodi Garganico.
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Spiaggia dei Cento Scalini a San Menaio
Perchè? Te ne accorgi sul fare del tramonto, quando il sole bacia l’orizzonte e avvolge il mare di questa terra in un manto d’argento… la magia dura 20 intensi e indescrivibili minuti. È proprio in quel preciso istante che San Menaio rinnova quell’antico prodigio, lanciando l’incantesimo d’amore su tutti i villeggianti che scelgono questa meta come luogo in cui trascorrere le vacanze estive. Già, perchè questa località turistica nel corso dei decenni ha acquisito la fama di “luogo Cupido” fucina di tantissimi amori estivi, che, mentre nel resto dello Stivale si risolvono in veloci flirt, qui invece sbocciano e maturano in unioni per la vita.
Secondo una leggenda, narrata da una vecchina del posto, la simpatica Rosa Rosina, San Menaio deve la sua magia ad un antico amore, in un tempo indefinito, forse il Medioevo, tra due giovani pugliesi, Rocco di Vico del Gargano (di cui San Menaio è una frazione) e Soccorsa della vicina città di San Severo.
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Hotel del Sole

Ancora oggi, i due giovani amanti sono ricordati nelle festività dei due patroni delle rispettive località. Non si confonda però la storia dei due santi con l’amore dei due giovani, che presero i nomi dei due patroni, come si usa fare nella regione pugliese: affidarsi al santo, portando il suo nome. La protezione di San Rocco (16 agosto) e la Madonna del Soccorso (celebrata la terza domenica di maggio) non bastò ad aiutare i due omonimi innamorati a vivere felici il loro amore. La loro unione fu a lungo contrastata dalle rispettive famiglie, rivali da sempre per il controllo degli uliveti
Soccorsa e Rocco si incontravano di nascosto, rifugiandosi sulla spiaggia, oggi nota come“I Cento Scalini”, baciandosi appassionatamente dall’alba al tramonto, che magicamente li avvolgeva e li proteggeva, nascondendoli agli occhi dei nemici. I due amanti decisero di sposarsi in gran segreto, così da non esser più ostacolati e vi riuscirono, grazie all’aiuto di Fra Francesco dell’omonima chiesetta, che si erge nella zona denominata “San Menaio Vecchia”. Come ha raccontato Rosa Rosina: “I due giovani sposi, felici di aver coronato il loro sogno, vissero un unico giorno di miele su quella spiaggia, ove consacrarono per sempre il loro amore. Sul fare della notte, quando il sole non poteva più nasconderli allo sguardo feroce delle loro famiglie, Rocco fu raggiunto dalla lama della spada del padre di Soccorsa ed il suo cuore cadde ai piedi di lei. La giovane donna morì di colpo per il dolore e fu abbandonata sulla spiaggia accanto al suo grande amore.
Soccorsa e Rocco rimasero adagiati con i cuori l’uno sull’altro fin quando il Mare Adriatico, commosso da quell’unione indissolubile, agitò le sue acque fino a inghiottire i corpi dei due sposi”. Da allora, si narra cheogni estate a San Menaio si rinnovi l’ncanto d’amore che unisce per sempre “gli amori impossibili o contrastati”. Sul mare sanmenaiese domina un castello rosa e bianco, meglio conosciuto come Hotel Del Sole, simbolo della San Menaio da cartolina e retaggio di un luogo dominato dall’amore, dalla passione e da un infinito romanticismo. Secondo altri sanmenaiesi, i fantasmi dei due innamorati si manifestano “ogni 16 di agosto, in prossimità della festa di San Rocco”, periodo delle stelle cadenti.
Ancora oggi, chi villeggia a San Menaio ammette di esser rapito da un’inspiegabile quanto affascinante magia, al tramonto come all’alba, trovando l’amore su quelle spiagge e non riuscendo a far a meno di tornarvi. Non solo l’amore, ma anche l’amicizia nasce e si consolida in questi luoghi ameni e fatati: sono numerose le comitive ed i gruppi di amici che si avvicendano ed invecchiano insieme, dandosi appuntamento un’estate dopo l’altra, raccontandosi aneddoti, rievocando ricordi delle avventure che furono. San Menaio è stato celebrato anche nei fumetti attraverso la matita indimenticabile di Andrea Pazienza, rapito da quel “Saint Menà”, meta e rituale immancabile di ogni sua estate, che al fumettista scomparso ha dedicato il Lungomare Pazienza.
San Menaio è un luogo reale, ma fuori dal caos del mondo. È la terra dove i sogni e i desideri si realizzano senza tempo e ogni giorno trascorso sulle spiagge dorate, immersi nel mare d’argento, restano un’istantanea indimenticabile…fino all’estate seguente. Il turista “matricola” è avvisato: la prima volta a San Menaio diventa “per sempre”.
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Autore

Valeria Russo

Valeria Russo
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