giovedì 16 gennaio 2014

Il Movimento Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa condanna la morte di un altro volontario della Mezzaluna Rossa in Siria

Il Movimento Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa esprime il suo sdegno per la morte del volontario della Mezzaluna Rossa Siriana (SARC) Hekmat Mohamad Kerbaj, del Comitato Locale di Dumair, (zona rurale di Damasco), che è morto l'8 di gennaio a causa dei maltrattamenti subiti durante gli oltre 5 mesi dalla sua scomparsa. E' stato trovato su un marciapiede a Jaramana, nella zona rurale di Damasco il 5 gennaio e portato in ospedale, ma le sue condizioni erano critiche.
In totale, 34 volontari della SARC hanno perso la vita dall'inizio del conflitto in Siria tutti uccisi o catturati nello svolgimento delle loro azioni umanitarie. Tutti mostravano chiaramente l'emblema della Mezzaluna Rossa, che avrebbe dovuto dare loro protezione ai sensi del diritto internazionale umanitario.
Visto che la situazione umanitaria sta peggiorando, la morte di Hekmat riflette le difficoltà e i pericoli che gli operatori umanitari e i volontari della SARC si trovano ad affrontare in Siria.
Il Movimento invita ancora una volta tutte le parti coinvolte nel conflitto in Siria a rispettare il lavoro della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa e a garantire la sicurezza degli operatori umanitari e il loro accesso immediato senza impedimenti alle persone bisognose in tutto il Paese. Invitiamo anche tutti coloro che hanno un'influenza sul terreno ad aiutarci a garantire che gli aiuti arrivino ai più bisognosi. Senza questo rispetto, salvare vite umane e fornire assistenza a milioni di siriani bisognosi diventerà quasi impossibile.
 
 
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@Ibrahim Malla - SARC

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