domenica 26 gennaio 2014

Hollande, non cherchez la femme, cherchez la finance

l43-hollande-120719195518_bigI giornali francesi dopo la tempesta d’alcova che ha coinvolto il presidente e dopo che tutti i particolari della vicenda sono venuti alla luce, cominciano a farsi inquietanti domande e a scorgere singolari coincidenze. Perché Hollande che aveva tutte le possibilità di spostamenti riservati e protetti se ne va dall’amante in motorino, venendo subito beccato? Perché una storia che dura ormai da due anni è stata scoperta alla vigilia di una drastica serie di provvedimenti volti ad onorare l’austerità dettata da Berlino?
Si tratta di una serie di tagli draconiani in ogni settore compreso quello dei beni culturali: 175 siti e monumenti tra i quali alcuni celebri in tutto il mondo non potranno più avvalersi della tutela dello stato. Ma è solo un esempio di una potatura drammatica nel corpo vivo della società francese, già in pieno subbuglio, che si è cercato di far passare con il metodo spread, ossia evocando  un attacco dei mercati (leggi sistema finanziario) alla Francia. La cosa però non ha convinto più di tanto, anche perché l’evasività riguardo alle cifre è risultata sospetta. Così con Hollande in piena crisi di credibilità, la Le Pen sempre più rumorosamente alle porte,le elezioni europee vicine, la tentazione di distrarre l’opinione pubblica con un coup de theatre studiato a tavolino è tutt’altro che da escludere. E qualcuno sussurra anche i nomi degli esperti di immagine che ne avrebbero curato la regia.
Infatti ecco che all’improvviso scoppia lo scandalo, la discussione sui tagli passa in secondo piano, il presidente mozzarella diventa all’improvviso un tombeur de femmes, cosa che piace molto al di qua e al di là delle Alpi, Hollande si sbarazza dell’odiata madame Trierweiler, conome del secondo marito, noto intellettuale e germanista, assai comodo come entratura per la carriera e al suo posto compare la Gayet, più discreta e percepita come più “francese” nel ruolo di premier dame. Insomma si spera che questa buriana possa distrarre e risollevare in qualche modo il partito socialista, le cui promesse elettorali sono state quasi completamente disattese, ma anche il fronte europeista in piena crisi. E permettere così che i dettami della finanza non vengano disattesi di fronte all’ostilità popolare.
Questo è ciò che succede. Ed è singolare che una questione di donne abbia inguaiato il presidente in pectore Strauss Kahn, un po’ troppo socialista per i gusti della finanza e una questione di donne venga invece a salvare lo spento Hollande. Si, questione di donne, ma forse non è proprio il caso di chercher la femme.

http://ilsimplicissimus2.wordpress.com/2014/01/23/hollande-non-cherchez-la-femme-chercez-la-finance/

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