"Esistono due stati di vita che, a un dato momento, si uniscono: la vita terrestre e la vita solare. Dalla Terra e sulla Terra, la nostra personalità si sviluppa fino a completa maturità, ma nulla di più. Come sappiamo per esperienza, questa vita è un continuo «nascere, brillare e sparire». Allo stesso tempo, però, ci sfiora anche un'altra vita. Ci è molto vicina: è intorno a noi. Questa vita non proviene dalla Terra, non appartiene alla Terra e non può essere spiegata dalla Terra. Parliamo del microcosmo e della Monade che irradia attraverso il microcosmo. Il microcosmo proviene dal corpo solare, la personalità dalla Terra.
Entrambe sono unite da un poderoso obiettivo. La vita sulla nostra terra deve assolvere un compito estremamente importante nel processo in cui i due devono divenire uno. O, secondo le parole della Bibbia: «L'uomo terrestre deve fondersi nell'Altro celeste». Ciò è possibile solamente attraverso la trasfigurazione dell'uomo terrestre.
Il processo della trasfigurazione realizza l'unione perfetta tra la vita del sole, l'eternità, e la vita terrestre, il tempo. Tutto quanto riguarda il temporale deve essere completamente assorbito dall'eternità.
Paolo a questo proposito si esprime così:
«Quando poi questo corpo corruttibile si sarà vestito d'incorruttibilità e questo corpo mortale d'immortalità, si compirà la parola della Scrittura: la morte è stata inghiottita dalla vittoria.» (1. Cor. 15, 54)"

Tratto da "L'Appello al Risveglio" di Jan van Rijckenborgh e Catharose de Petri, Edizioni Lectorium Rosicrucianum

la foto di Rosacroce d'Oro.

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