sabato 6 ottobre 2012

Ecco il solito governo bugiardo: “Italiani!!! Abbasseremo le tasse”






di MARIETTO CERNEAZ
Quando Swift parlava del politico bugiardo” affermava: “Del suo genio la superiore qualità consiste nel non dire mai la verità, politica e menzogna a piene mani sono i suoi discorsi quotidiani”. Il concetto, se applicato oggi, calza a pennello al governo di Mario Monti, ed a lui in particolare, dato che a fronte di mille e passa annunci sulla riduzione delle tasse, ora ha fatto marcia indietro.
Eppure, su tutte le agenzie la notizia più gettonata ieri è stata il boom della lotta all’evasione, con 12,7 mld incassati nel 2011 (+15,5%) e il 95% dei controlli a segno. Ma – per converso – nessuna certezza sul taglio delle tasse. Ancora spiragli e successive chiusure. L’obiettivo resta sotto i riflettori, con il governo che deve tornare a puntualizzare che l’orizzonte su cui agire resta quello della prossima legislatura. Cosi’, se il sottosegretario all’Economia Vieri Ceriani si mostra possibilista sull’ipotesi di valutare un anticipo al 2013 dell’attivazione del fondo taglia tasse, “si puo’ valutare” dice di fronte ai membri della commissione Finanze della Camera, e’ una nota del Tesoro a chiudere subito la porta: il fondo per la riduzione strutturale della pressione fiscale, inserito nel testo della delega fiscale approvato oggi dalla Commissione Finanze della Camera dei Deputati, resta operativo dal 2014. Quindi, nessun anticipo. Il tema e’ delicato e ogni parola, anche spesa insieme a diversi condizionali e a congetture ipotetiche, si presta ad una interpretazione ‘estensiva’. Per questo oggi sia il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, sia quello del lavoro Elsa Fornero, puntano a ristabilire la giusta distanza fra le ipotesi e le reali intenzioni del governo. L’impegno e’ quello di “evitare l’aumento dell’Iva in maniera strutturale” mentre si lavora per “creare le condizioni perche’ dalla prossima legislatura si possano ridurre le tasse”, torna a spiegare Passera. Allo stesso modo, per quanto piu’ di sua competenza, Fornero allontana nel tempo la riduzione del cuneo fiscale. ”Credo che sia onesto dire che nel poco tempo che resta al Governo gli spazi sono molto scarsi”, sintetizza. Eppure, anche lei prometteva che con i tesoretti della lotta all’evasione (tutti da verificare in sede processuale peraltro), le imposte sarebbero state ridotte. Persino Squinzi, molto amico del governo, ha detto deluso: “Senza la riduzione delle tasse il governo perde credibilità”!
Il ministro non esclude l’ipotesi di un primo passo, giusto per alimentare finte speranze e qualche illusione, ma ne circoscrive la portata. ”Se ci sara’, sara’ piu’ una boccata di ossigeno ma molto selettiva”. Poi, in maniera ancora piu’ esplicita. “Non credo in un programma di riduzione fiscale nei sei mesi che ci restano”. Resta aperto il capitolo Imu. E, anche in questo caso, un’indicazione arriva da Ceriani. Sulla disciplina Imu ”si potra’ intervenire piu’ opportunamente”, con un provvedimento di ”legge ordinaria, che potra’ essere approvato anche prima della fine dell’anno, e comunque in tempi rapidi”. Resta intanto forte la richiesta di una inversione di tendenza. “Basta nuove tasse, gli italiani sono a limite della sopportazione”, scandisce il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi. Sul fronte parlamentare, e’ da registrare il via libera in commissione alla delega fiscale. Un passaggio che riserva anche un passo falso al governo. La Commissione infatti approva un emendamento del relatore che sospende il previsto accorpamento delle Agenzie fiscali. L’agenzia del Territorio doveva essere accorpata alle Entrate, mentre i Monopoli con le Dogane gia’ dal primo dicembre. Sempre in Parlamento, e’ arrivata la relazione del Tesoro sui risultati della lotta all’evasione. Ha portato nelle casse dello Stato 12,7 mld nel 2011 (+15,5%). I controlli effettuati, nel 95% dei casi, sono andati a segno.
Con riferimento all’attivita’ di riscossione nel 2011 sono sarebbero complessivamente conseguiti, dall’attivita’ di contrasto all’evasione, circa 12,7 miliardi di euro (somme percepite sia attraverso iscrizioni a ruolo di tributi definitivamente accertati sia attraverso l’adempimento spontaneo dei contribuenti). Si rileva un incremento del 15,5% rispetto all’anno precedente, in cui gli incassi sono risultati circa 11 miliardi di euro”, si legge nella relazione. “Da un punto di vista operativo, con riguardo all’espletamento delle attivita’ di controllo, a fronte di un numero di accertamenti pari a 756.186, sostanzialmente invariato rispetto agli ultimi anni, si rileva un aumento del 9,3% della maggiore imposta accertata, risultata nel 2011 pari a 30,8 miliardi di euro; viene inoltre confermato anche l’elevato livello di positivita’ dei controlli eseguiti, pari al 95% del totale”, mette nero su bianco il Tesoro. Intanto, i dati sulle entrate dei primi otto mesi dell’anno sono positivi. Nel periodo gennaio-agosto 2012 si sono attestate a 268.736 milioni di euro, mostrando una crescita del 4,1% (+10.462 milioni di euro). Questo, nonostante il dato negativo dell’Iva, causa crisi. Si registra un calo dell’1,3% pari a -913 milioni di euro. Il dato, spiega il Mef, riflette l’effetto congiunto dell’aumento della componente IVA del prelievo sulle importazioni (+0,7%) e della flessione della componente relativa agli scambi interni (-1,6%) che risente della stagnazione della domanda interna in particolare nel comparto dei beni di consumo durevoli compensata solo parzialmente dagli effetti legati all’incremento di un punto percentuale dell’aliquota Iva.
Per i più arrabbiati, mi permetto di dare un consiglio: il tribunale di Sciacca, per nome e conto del giudice monocratico Cinzia Alcamo, ha sentenziato qualche mese fa che “definire ‘bugiardo e farabutto’ un consigliere comunale durante una seduta consiliare non è reato, perché l’espressione non rappresenta un giudizio morale ma una critica politica”. Ora sapete come definire Monti ed i membri del suo governo…

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