martedì 21 agosto 2012

Addio al folksinger dell'inno hippy

un solo hit famoso scritto per lanciare il festival pop di monterey

A 73 anni è morto Scott McKenzie: incise «San Francisco», canzone simbolo della «Summer of Love» californiana

La cover del 45 giri di «San Francisco»La cover del 45 giri di «San Francisco»
Una sola canzone per diventare un simbolo e trovare un posto nella storia della musica. Con San Francisco (Be Sure To Wear Flowers In Your Hair) scritta da John Phillips dei Mamas and Papas (quartetto californiano famoso per California Dreamin' e altre hit) Scott McKenzie divenne, appunto, il simbolo di una breve ma intensa stagione della musica e della cultura giovanile, quella del flower power, degli hippy e del mito breve della Summer Of Love.

 

FLOWER POWER - McKenzie è morto a 73 anni nella sua casa nei pressi di Los Angeles. Era affetto da Sindrome di Guillain-Barrè, una malattia che colpisce il sistema nervoso. Ma, come spiega il messaggio che ne annuncia la scomparsa sul suo sito, è stato fatale un problema cardiaco. Quando nel maggio del 1967 incide il 45 giri, Scott McKenzie è uno dei tanti musicisti conosciuti appena nella Bay Area di San Francisco che affronta la scena locale con quel nome d'arte (il vero nome era Philip Wallach Blondheim).
Un'immagine d'epoca dal sito di Scott McKenzieUn'immagine d'epoca dal sito di Scott McKenzie
FESTIVAL - Il disco è esplicitamente «promozionale»: la canzone è stata scritta per lanciare il Monterey Pop Festival, il primo vero grande raduno giovanile basato sulla nuova musica (e sulla nuova cultura) di quegli anni, un evento che di lì a un mese avrebbe avviato la stagione (anch'essa breve) dei grandi raduni e culminata con Woodstock e l'isola di Wight. Registrata in una session notturna, il brano viene immediatamente rilanciato dalle radio locali e diventa un hit nazionale (4 posto nella chart di Billboard) ristampato (con copertine differenti, come usava allora) in molti Paesi, tra quali l'Italia. McKenzie al Monterey Pop Festival

Un'immagine recente dal suo websiteUn'immagine recente dal suo website
 
FILOSOFIA - Il successo di quell'inno che introduce la Summer of Love rappresentandone la filosofia e le utopie (i fiori simbolo di pace e amore universali, il neo misticismo... leggi il testo) è immediato e internazionale. Va oltre ogni attesa, visto che in quel periodo c'era davvero tanta «concorrenza» di alto livello: da Jimi Hendrix ai Jefferson Airplane, dai Buffalo Springfield ai Grateful Dead soltanto per citare alcuni artisti che proprio sulla West Coast si erano appena proposti al grande pubblico. Il filone folk, tuttavia, da Dylan ai Byrds, dai Mamas and Papas a Simon & Garfunkel aveva una sua popolarità crescente non soltanto in California ma anche sulla East Coast. E quella ballata ingenua e semplice, pur meno originale di altri brani della stessa epoca, ha tuttavia conquistato un suo posto nella storia della musica senza lasciarlo più. AL CINEMA - McKenzie non avrà altri hit di quella portata, ma non ne ha mai fatto un problema. Grande amico di Phillips, avrebbe potuto entrare nei Mamas and Papas ricavandone, all'epoca, più soldi e fama. Invece ha preferito continuare a cantare e suonare da solista, folksinger sempre apprezzato nei club californiani con qualche puntata anche in Europa (in Germania, in particolare). Citando sempre, naturalmente, anche quell'inno a San Francisco e a una stagione speciale vissuta da protagonista. La sua voce, a ogni rievocazione d'epoca in tv o al cinema (Forrest Gump, Frantic e altri), risuona immancabile, icona musicale di quegli anni: «Se stai andando a San Francisco, assicurati di avere dei fiori nei capelli...».



Nessun commento:

Posta un commento