mercoledì 12 giugno 2024

𝗗𝗲 𝗥𝗼𝘀𝘀𝗶 𝘀𝗮𝗹𝘁𝗮 𝗹𝗲 𝘃𝗮𝗰𝗮𝗻𝘇𝗲: 𝗲𝗰𝗰𝗼 𝗶𝗹 𝗽𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗹’𝗲𝘀𝘁𝗮𝘁𝗲




Il tecnico vuole una squadra duttile che giochi con almeno due moduli, e sta iniziando a pianificare il lavoro da fare


La Roma è un’esperienza full time. Se Daniele De Rossi approfitta di una domenica di giugno per assistere ai quarti di finale dell’Under 17, in compagnia del nuovo direttore Ghisolfi, è perché ogni spunto può servire per migliorare le conoscenze e di conseguenza impostare con maggiore compiutezza il futuro. «Se capita mi diverto a guardare anche l’Under 15» ha detto l’allenatore, noncurante degli sguardi divertiti della sala stampa. Perché anche una partita giovanile si riempie spesso di ragioni di dibattito, di analisi, di arricchimento.


Roma, De Rossi rinuncia alle vacanze

E poi questo è il periodo in cui De Rossi, oltre a parlare di mercato e di rinforzi, deve pianificare l’estate di lavoro della squadra. Senza i tanti nazionali impegnati in giro, senza molti dei rinforzi che ne sosterranno il programma di rilancio dalla fine di agosto, uno o più di questi talenti baby possono essergli utili per il raduno a Trigoria, che dovrebbe cominciare il 6 luglio. Sembra una data lontana ma non lo è. E siccome De Rossi aspettava da tanto di NON andare in vacanza, rinuncerà volentieri ai mari più esotici per dedicarsi completamente alla Roma. Si godrà qualche giorno di riposo con la famiglia, ci mancherebbe. Ma non più di una settimana e sempre in zona, ad esempio l’amata Sabaudia. Ovviamente con il telefono sempre acceso, complice una power bank utile a ricaricare la batteria anche in spiaggia, per confrontarsi con la società e con i giocatori. Non è proprio tempo di staccare la spina. Non ce la farebbe. Anche l’interessante lezione di calcio che ha tenuto sabato a Rimini rientra nella logica di un’estate totalmente assorbita dal nuovo lavoro. Mai De Rossi ha cominciato una stagione in panchina. E’ il primo a riconoscere le difficoltà e il fascino di un’avventura nuova.


Roma, De Rossi vuole due moduli

Con Ghisolfi nel frattempo, annusandosi in lingua inglese, ha già stabilito una serie di linee guida condivise. La prima è che nessuno dei titolari verrà ceduto in questa campagna trasferimenti. La seconda è scegliere calciatori diversi da quelli che sono stati cercati fino allo scorso anno: gente rapida, scattante, capace di occupare magari più ruoli. «Perché non si può sempre giocare nello stesso modo» ha chiarito De Rossi. E allora aspettiamoci una squadra flessibile, che abbia una mentalità propositiva e moduli con raziocinio l’aggressività. Una squadra che sappia alternare senza traumi un 4-3-3 ibrido (causa Dybala) con un 3-5-2 dalle caratteristiche offensive. Uno degli elementi-chiave delle variazioni strategiche può essere Angeliño, abile a calpestare tutta la fascia sinistra per andare al cross ma anche di accentrarsi per marcare l’ala avversaria in una difesa a cinque. Non a caso è stato lui, per questioni di scadenze contrattuali, il primo acquisto dell’era Ghisolfi: 5 milioni al Lipsia, pagabili in tre anni, per ricominciare la preparazione con almeno uno specialista del ruolo.


Roma, le possibili amichevoli

L’idea di De Rossi è comunque passare molto tempo insieme, per trasmettere ai giocatori la propria filosofia tattica. Per questo, dopo una prima fase di lavoro afoso a Trigoria che contempla due o tre amichevoli di livello comodo, Daniele ha chiesto ai Friedkin di svolgere una parte del ritiro in una località più fresca. Forse in Inghilterra i primi giorni di agosto, per giocare un paio di amichevoli: una dovrebbe essere contro il Man United, l’altra con l’Everton se davvero diventerà di proprietà dei Friedkin. Il rientro a Roma è previsto a una settimana dal via della stagione.


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