"Ho perso mio figlio Gianmarco che aveva 33 anni.
Il fatto di andare ad allenare in Albania ad un anno dalla sua morte, mi viene da pensare che sia stata una reazione quella di lasciare l'Italia.
Credo che sia la cosa peggiore che possa capitare ad un essere umano.
A volte mi dico una cosa: che il tempo non cambia nulla. Cambia solamente la gestione del dolore.
Ricordo ogni secondo di quello che è successo. Io ero a Roma, avevo lasciato mio figlio la sera prima a Pistoia, è morto dentro l'hotel di un mio amico dove noi in ritiro andavamo ogni anno, ogni domenica, e lì abbiamo vinto due campionati.
Quindi pensate un po', nel posto della mia gioia più grande c'è stato anche il dramma più grande.
A volte penso come ho fatto a superare questo dramma ed essere ancora qui.
Mi ricordo le cose che facevo a Durazzo, in Albania.
La mattina andavo in spiaggia e facevo delle cose che oggi mi fanno pensare che ero davvero fuori di testa.
Scrivevo il nome di mio figlio sulla sabbia con le conchiglie (si commuove ndr.)."
[Andrea Agostinelli]
Brividi... ❤️
Fonte: TV PLAY
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