venerdì 24 febbraio 2023

Moros




Fuorché ovvero ché il sentimento 

Sia dovuta ad un unica anima 

su un miliardo

di comete equidistanti tra loro 

tracciate dal planetario 

dell'ardito incontro ,

Unicità in realismo  

Completezza in unicità ! ,

succo di prosperità in luminescenza,

essa venne ritenuta liberale 

tra le penzolanti bramosie

del lussurioso piacere ,

lei per voi sarà come respirare 

Lì dove  sarà vitale , 

al quanto essa appare 

nobile pretesa sacrificale sulle costanti sponde di quell'emblematico 

erotismo magistrale !

respirare la tua essenza ,

Confortarsi della sua esistenza 

risiedere l'una l'incorporazione dell'altra 

dissetarsi a vicenda

di quel fatiscente abbeveraggio

Il quale a sua volta vi è il 

limbo orchestrale del tramandato piacere




Qualsivoglia germoglio in terra 

ho verace timbro d'immensita 

Potrà vivere del tuo sesso 

anche tu potrai inebriarti 

a tua volta del suo opposto ,

Arricchire se stessi della propria avventura

Banchettare sulle limpide colline 

di quei suoi sconvolgenti 

è luminescenti pianeti 

e deliziarti  calorosamente 

del suo prosperoso aroma.





sai ! , Pensavo e rimembravo a noi 

li dove nel tardo promontorio aldilà

Del sigillo del ricordo vi  si rispecchiano

Navigate temporali di lascive 

e sconsolate realtà ,

nel mentre rievocando la sintonia

di un antiquata è imbavagliata frazione 

Veniamo entrambi urtati contro il simbologismo del traspirato remoto 

nel vortice del ricorrere 

e sommersi dal  fidato ma fatale 

consigliere dei perduti 

Verremo reintegrati oltre le sommità del trapelato frammento 

Noi due Con l'orizzonte tra le labbra 

come nel tempo in cui le tue dita sulle mie dita nel qual allora tu mi dissi

Sol tua  ,  mai sarà finita 

Ma a lungo tracotar da noi si estranió

la scia Di quella nostra via  ormai

essa assopita 

È tu or già sai che senza te qui il percorso mai più avanza è 

la luce dalle albi  tra la vita  x Dar vita 

mai più verace lei s'innalza




Vorrei tanto che nessuno mi fermi ,

ma il richiamo del trascorso 

mi persuade Attraverso un accertato oblio 

Vorrei tanto che alcun sovraggiunga 

Al mio volere ,

ma il  docile sapore del tormento 

Sempre più mi scaraventa al di sotto 

Del baratro infuocato ,

(Il vortice del dannato aldilà dell'addio !)

Quanti volti e sguardi alternativi 

In un luogo che nulla è 

che una semplice orgia in maschera ,

dove chi vi regnerà vittorioso 

Sarà soltanto il costume 

più illusorio dell'infida cerimonia .

Qui signori miei non vi è realtà 

Noi tutti qui vi incombiamo sognando ,

Vivendo esplicitamente 

Nello stesso incubo 

dal quale Si risveglierà soltanto 

chi Non verrà assopito dal riposo 

Dell'eterno abbandono. 




La vitalità ,

l'esistenza ,

il progresso, 

il sentimento, 

tutto questo vi è solo sapore di vivido miraggio 

Un sogno

una visione 

Un ideale !

è presto  morendo , torneremo risorgendo 

è ci risveglieremo su di quella rocciosa via 

nel qual dovremmo scegliere , 

se incombere dal nostro sogno 

oppure se intraprendere 

il burrascoso percorso 

tra codeste Fallide è alternate rinascite.

il silenzio dell'oblio che risiede in noi 

ha lacerato il nostro spirito ,

Il vortice del cupo è giunto

a sua completa forma

tra le interiora del vano ,

Ora non resta nulla più che una composizione di neutro 

Tra le malformazioni di 

quelle nostre decadenti, spirate Torrefazioni.





Qualsivoglia germoglio in terra 

ho verace timbro d'immensita 

Potrà vivere del tuo sesso 

anche tu potrai inebriarti 

a tua volta del suo opposto ,

Arricchire se stessi della propria avventura

Banchettare sulle limpide colline 

di quei suoi sconvolgenti 

è luminescenti pianeti 

e deliziarti  calorosamente 

del suo prosperoso aroma.




Io sono qui 

ti sarò sempre accanto 

Ovunque ti  manifesterai  io lì sarò 

Io sono il mostro nell'armadio 

Per te che sei la mia ombra

Oh tu , oh innefasta passeggera 

Oh se tu vorrai dell'esser circuito del nostro cammino !

Oppur lineare asfalto  nel qual

son conservati  nostri  brecciati destini

Io sono qui 

sempre sarò al tuo fianco

Io sono lo spettro oltre lo specchio  

Il male inviolato 

che Riscontri in quel tuo pallido riflesso

Non mi noti , 

ma ci sono sempre 

nel buio sentiero di ogni tuo incubo   

nel riverbero di un fragile racconto ,

aldilà d'una sporgente illusione 

Tra le righe di una vostra

rigogliosa intenzione 

vociferata dal timbro assonante 

del prematuro Risorgimento 





Io sono qui !

ma tu non puoi osservarmi 

Io sono lì è ti consiglio 

Tra le toraciche cavità dell'innesto 

Io sarò qui è ti guiderò 

Oltre le tumolate oscurità 

della sabbiosa sorgente 

èppure tu mai potrai udire le sentenze

di quel mio chiassoso silenzio!

fuorché è proprio smarrendosi nella quiete 

ché vagherai tra le planimetrie della realtà, 

in quanto riscoprirai presto sorrisi spenti

di altrettante Occultate è rinnegate verità



sarà arduo trovare qualcuno 

Che giochi con i tuoi demoni

Gareggiando oltre l'incubo 

che si prenda cura dei tuoi tormenti ,

Avanzando oltre gli ostacoli nel buio

Senza fare precipitate lei 

aldilà Della tua Tenebra 

Delimitata dal riposo eterno 

del fatiscente teschio nero

Sentirsi nessuno

In nessun luogo ,

Ossia essere chiunque 

In ogni dove 

Sentirsi chiunque

In ogni luogo ,

Ovvero essere nessuno 

In alcun dove !

È tu or già sai che qui il percorso mai più esso avanza è 

la luce dalle albi  tra la vita  x Dar vita 

mai più l'indomani sobria lei  s'innalza

Sogni d'oro ed incubi d'argento 

 Joyl Keren


Nessun commento:

Posta un commento