So che dovrei parlare esclusivamente di calcio ma anche stavolta farò un'eccezione.
La farò perché tra le persone che compiono gli anni oggi ho letto il nome di qualcuno che ha in qualche modo segnato la mia infanzia e la mia adolescenza.
Avevo 7/8 anni quando apparve per la prima volta in tv.
E se l'uomo nero e altri mostri non mi avevano mai fatto paura, scoprì che c'era davvero qualcuno che mi intimoriva.
Quel cappello nero, quell'andatura lenta e quelle campane in sottofondo...
Come poteva non spaventare noi bambini che guardavamo il wrestling credendo che fosse tutto reale.
Noi che, incollati allo schermo, attendendo l'arrivo di Hulk Hogan o Ultimate Warrior ci trovavamo pietrificati dall'arrivo di Undertaker, il becchino.
Crescendo quel terrore è scomparso e Undertaker è diventato uno dei più amati dello spettacolo, uno per il quale veniva spontaneo fare il tifo.
Non so nemmeno quante volte di seguito abbia vinto a Wrestlemania e quanti titoli abbia conquistato.
Con "altri occhi", crescendo ho seguito spesso il wrestling per poi smettere dopo la morte di Eddie Guerrero.
Non so perché ma da quel momento drammatico mi dava fastidio vedere il ring.
Eppure quando mi capitava, facendo zapping, di trovarmi davanti ad un programma di wrestling c'era solo una cosa che mi impediva di cambiare subito canale: la presenza di Undertaker.
Perché tutto sommato, le paure vissute da bambini ci accompagnano per sempre e perché davanti alle leggende bisogna sempre mostrare rispetto.
Tanti auguri Undertaker
My Football Heroes
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