Il medico venezuelano Jacinto Convit G. e il vaccino contro la lebbra
Scritto da Flora Amelia Suàrez
di Flora Amelia Suàrez
Abbiamo incontrato Rafael Convit H., nipote dell’illustre medico venezuelano Dr. Jacinto Convit Garcìa, che ci racconta di suo zio. Ci dice che suo zio è una persona altruista e generosa, ha sempre lavorato per i malati, prodigandosi in tutto e per tutto.
Jacinto Convit G. è nato a Caracas l’11 settembre 1913. Si è sposato nel 1947 con Raffaella Marotta di origine italiana; dal matrimonio nacquero quattro figli, Francisco, Oscar, Antonio e Rafael (questi ultimi, gemelli e medici come il padre). E’ stato lo scopritore del primovaccino contro la Lebbra. Il Dr. Convit ha quasi cento anni, conserva intatta la sua passione per la conoscenza e il sapere scientifico. Prima della sua laurea, nel 1938, il Dr. Martìn Vegas lo invita a visitare il reparto lebbroso di Cabo Blanco nel litorale, questo segna il suo destino come medico e lo impegna alla cura di questa temibile infermità. La sua compassione era attiva e cosi fu che organizzo con un gruppo di otto medici, sei venezuelani e due italiani, l’arduo lavoro di trovare la cura a questa malattia. Con tanto lavoro e dedizione arrivo al traguardo, la prima cosa dopo la scoperta del vaccino e la mezza in pratica, fu, l’eliminazione dell’isolamento compulsivo e per tanto i centri per i lebbrosi, cosi, il Venezuela fu il primo paese a chiudere questo tipo di “ospedali”.
Per sette anni convisse con i lebbrosi, condannati alla segregazione totale. Di quell’epoca ha due ricordi indimenticabili: un contadino, ammanettato con catene portatore del male e il viso stupefatto di un uomo, con anni di reclusione, al scoprire che era sano e poteva tornare a casa.
Negli anni 60, presente a Londra, alla riunione dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Salute), informa circa i risultati delle sue ricerche; s’incorpora al lavoro Therapy of Leprosy, nel quale è coautore, insieme a un gruppo di specialisti di tutto il mondo, servì di base per il programma di Polichimioterapia, diffuso por l’OMS nei paesi endemici.
Nel 1987 vinse il Premio Principe delle Asturie (Prìncipe de Asturias) per la ricerca scientifica e tecnica. Questo premio costituisce un evento accademico di prim’ordine, non solo per la categoria dei premiati, ma per la composizione della giuria. Nel 1988 la sua scoperta gli valse la nomination al Premio Nobel di medicina. Nella sua lunga carriera di quasi 70 anni, ha ricevuto molti riconoscimenti. Continua a lavorare nello sviluppo del vaccino contro il cancro. C’è tanto da dire di questo illustre venezuelano, ci sono pagine e pagine referente alle sue ricerche, scoperte e progetti. Il Dr. Convit, continua a lavorare nel suo laboratorio dell’Istituto di Biomedicina; è infaticabile nonostante la sua età, non si arrende mai … ha molto da offrire e lavorare per l’umanità.
fonte abruzzopress
http://www.giornaledimontesilvano.com/attualita/19540-il-medico-venezuelano-jacinto-convit-g-e-il-vaccino-contro-la-lebbra.html
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