lunedì 14 aprile 2014

Insulti, minacce e sms piccanti
a processo l'attrice bulgara Azora Rais

La soubrette si autodefinisce fan di Teresa di Calcutta


Azora Rais

di Andrea Ossino

Dalla passerella al banco degli imputati. Non è passata inosservata Lozanova Zornitza, in arte Azora Rais, bionda soubrette di origine bulgare, mentre percorreva i corridoi della cittadella giudiziaria di piazzale Clodio. Peccato che la sua non fosse una sfilata di moda, ma un appuntamento con la giustizia che rischia di costare alla avvenente quarantenne una condanna per ingiurie e molestie. Motivo: aver inviato sms imbarazzanti e aver ripetutamente chiamato un trentanovenne responsabile di un’agenzia romana di pratiche automobilistiche.

LA MODELLA
Sempre ritratta e fotografata in pose avvenenti, Azora è una valkiria di un metro e ottanta venuta dall'est, nota nel mondo spettacolo per aver lavorato come modella ed aver recitato in un episodio della serie televisiva "Distretto di polizia 4". Invero la sua carriera spazia anche nel mondo della pubblicità per aver lanciato una marca di profumi «dalle potenzialità afrodisiache». Non mancano libri e musica. Suo il volumetto «Consigli per le donne disperatamente belle - Come respingere gli uomini», e suoi brani di pop dance dai titoli inequivocabili, come "sex kiss". Alcuni anni fa il suo debutto in politica con la fondazione di un nuovo partito che, racconta, aveva ambizioni internazionali ma che non ha riscosso molto successo: il Piddu, partito in difesa della donna e dei diritti umani.

LE MOLESTIE
Adesso però la bionda Azora si è resa protagonista di una vicenda che l'ha portata dritta in tribunale. Il 30 settembre del 2010 è stata denunciata dal responsabile di un'agenzia romana di pratiche automobilistiche. La storia era iniziata quando il titolare del negozio, dopo aver avuto una controversia con il marito della signora Zornitza in merito al passaggio di proprietà di una Jaguar, aveva ricevuto un numero considerevole di telefonate anonime che lo avevano svegliato nel cuore della notte. Inoltre, sulla sua utenza telefonica, erano arrivati numerosi messaggi provenienti da un numero che in seguito aveva scoperto essere di proprietà della donna. In un primo momento i messaggi erano di natura offensiva, ma successivamente avevano assunto un tono più minaccioso. L'uomo aveva così deciso di denunciare l'attrice nella speranza che la situazione cessasse. Invece la faccenda era divenuta ancora più contorta. Perchè all'utenza della vittima iniziavano ad arrivare sms piccanti e, visto che i messaggi alludevano ad una relazione che la seducente attrice avrebbe avuto con il titolare dell'agenzia, l’uomo, sposato, aveva cominciato ad avere diverse grane familiari. Asfissiato dalla situazione, il trentanovenne aveva però perso le staffe e inviato un brusco sms alla bulgara, che a sua volto aveva colto l’occasione per sporgere denuncia.

ABBANDONATA DAL LEGALE
Se ieri, in tribunale, le parti avessero entrambe ritirato le denunce, la vicenda poteva anche chiudersi lì, con un’archiviazione. Invece l'artista, sicura della sua innocenza, ha preferito affrontare il processo e rivendicare le proprie ragioni. A non condividere la scelta è stato però il suo avvocato, che ha deciso di non continuare ad assisterla. Alla donna è stato dato, pertanto, un breve lasso di tempo per poter trovare un altro legale disposto a difenderla. Una vita un po' fuori dalle righe per una persona, Lozanova Zornitza, che si autodefinisce come una fan di Madre Teresa di Calcutta.

http://www.ilmessaggero.it/roma/cronaca/insulti_minacce_e_sms_piccanti_a_processo_l39attrice_bulgara_azora_rais/notizie/305763.shtml

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