domenica 15 settembre 2013

Iraq, nuova ondata di attentati: 48 vittime.
Nessuna rivendicazione sulle autobombe

Iraq, nuova ondata di attentati: 48 vittime. Nessuna rivendicazione sulle autobombe
(ap)
Fonti di polizia e sanitarie hanno confermato il bilancio. L'Iraq è attraversata dalla peggior ondata di violenze dal 2008 e dall'inizio di aprile sono oltre 4mila le persone uccise (804 solo ad agosto), secondo i dati delle Nazioni unite

BAGDAD - Almeno 48 persone sono state uccise in Iraq in una nuova ondata di attentati, in gran parte commessi con autobombe, che hanno preso di mira città a maggioranza sciita del centro e del sud del Paese. Non ci sono state rivendicazioni. 

Il bilancio più grave a Hillah, 95 chilometri a sud di Bagdad, dove l'esplosione di una autobomba vicino a un mercato e a un parcheggio ha ucciso nove civili e ne ha feriti 15, fa sapere la polizia. Pochi minuti dopo lo scoppio, un'altra auto è stata fatta detonare a poca distanza, uccidendo altri 3 passanti e ferendone 14. Nella vicina città di Iskandariyah, un'altra autobomba ha ucciso quattro civili e ne ha feriti nove.

Una vettura parcheggiata è stata fatta scoppiare in una zona industriale a Karbala e ha ucciso quattro persone e ne ha ferite 25. A Kut un attentato analogo vicino a un cantiere e a negozi di cibo ha causato la morte di due civili e il ferimento di 14. Nel quartiere sunnita Azamiyah di Bagdad un'altra autobomba è scoppiata vicino al convoglio del capo del Consiglio provinciale, uccidendo tre persone e ferendone altrettante. L'obiettivo è illeso. Due autobombe hanno colpito anche a Basra e Nasiriyah, causando cinque vittime e 21 feriti.

Altri due sono morti quando una bomba è esplosa contro una pattuglia della polizia nei sobborghi occidentali della capitale. Fonti di polizia e sanitarie hanno confermato i diversi bilanci delle vittime. L'Iraq è attraversata dalla peggior ondata di violenze dal 2008 e dall'inizio di aprile sono oltre 4mila le persone uccise in attacchi, tra cui 804 ad agosto, secondo i dati delle Nazioni unite.

Nessun commento:

Posta un commento