In Eurozona lavoro ancora giù (-0,1%), 145 mln gli occupati
Crescita Estonia al top in Ue, Grecia rimane stabile
Ennesimo segno negativo per l'occupazione dell'Eurozona nel secondo semestre del 2013. Il numero di persone con un lavoro nell'Ue-17 è sceso dello 0,1% rispetto al trimestre precedente, con un crollo rispetto allo stesso periodo del 2012 dell'1%. Questi gli ultimi dati di Eurostat, che stima siano 145 milioni gli occupati nell'Eurozona, una cifra che sale a 221,8 milioni nell'Ue a 27.
Fra gli Stati membri per i quali i dati sono disponibili, a registrare la maggiore crescita nell'Unione rispetto al primo trimestre del 2013 sono l'Estonia (+1,5%), ma anche il Portogallo, insieme alla Lituania (+0,8%). Dopo un calo del 2,3% nel primo trimestre torna invece il segno positivo (+0,1%) per la Grecia, che rimane sostanzialmente stabile, mentre su base annua registra una diminuzione del 4,3% degli occupati. Si riduce di poco il calo dei lavoratori in Spagna (che passa da -1% a -0,5%), che rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente scende del 3,7%. Segno meno anche per l'Italia (-0,3% nel 2/o trimestre, che segue il -1,2% del primo), che su base annua continua la sua discesa del numero dei lavoratori (-2,2%). In negativo anche l'occupazione della Slovenia (-0,4% nel 2/o trimestre e -2,5% rispetto allo stesso periodo del 2012). Maglia nera in assoluto dell'Ue diventa Cipro, che nel 2/o trimestre registra un calo del 2,1% e su base annua del 6,1% del numero dei lavoratori. (ANSA)
Fra gli Stati membri per i quali i dati sono disponibili, a registrare la maggiore crescita nell'Unione rispetto al primo trimestre del 2013 sono l'Estonia (+1,5%), ma anche il Portogallo, insieme alla Lituania (+0,8%). Dopo un calo del 2,3% nel primo trimestre torna invece il segno positivo (+0,1%) per la Grecia, che rimane sostanzialmente stabile, mentre su base annua registra una diminuzione del 4,3% degli occupati. Si riduce di poco il calo dei lavoratori in Spagna (che passa da -1% a -0,5%), che rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente scende del 3,7%. Segno meno anche per l'Italia (-0,3% nel 2/o trimestre, che segue il -1,2% del primo), che su base annua continua la sua discesa del numero dei lavoratori (-2,2%). In negativo anche l'occupazione della Slovenia (-0,4% nel 2/o trimestre e -2,5% rispetto allo stesso periodo del 2012). Maglia nera in assoluto dell'Ue diventa Cipro, che nel 2/o trimestre registra un calo del 2,1% e su base annua del 6,1% del numero dei lavoratori. (ANSA)
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