martedì 9 luglio 2013

Pubblicità: Agcom, nel 2012 si salva solo internet


Segno negativo per i ricavi pubblicitari degli altri comparti


ROMA - Da un'analisi comparata dei ricavi pubblicitari nei vari comparti del settore media nel 2012, si evince che è in crescita soltanto la componente Internet, con un +10.3% (da 1,407 miliardi del 2011 a 1,552 miliardi). In calo tutte le altre voci. E' il quadro che emerge dalla Relazione Agcom al Parlamento.
Segno negativo per i ricavi pubblicitari degli altri comparti: -17.9% per la tv (da 4,221 miliardi del 2011 a 3,467 miliardi del 2012), -7.1% per la radio (da 565,81 milioni a 525,49 milioni), -19.1% per l'editoria (passata dai 2,649 miliardi del 2011 ai 2,143 miliardi del 2012, con un -16% per i quotidiani e un -22.4% per i periodici); -20% per gli annuari; -18.7% per il cinema; -12.5% per la pubblicità esterna.
L'editoria, sia periodica sia quotidiana, ha perso nel 2012 quasi un miliardo di ricavi, ossia oltre il 14% del proprio fatturato, passando dai 6,180 miliardi del 2011 ai 5,307 del 2012. Il crollo delle risorse del settore è certificato dalle stime contenute nella Relazione Agcom al Parlamento.
In particolare, l'editoria quotidiana è passata da 2,899 miliardi del 2011 a 2,595 miliardi di ricavi del 2012 (-10.5%), mentre quella periodica ha visto i ricavi calare dai 3,281 miliardi del 2011 ai 2,712 miliardi dell'anno successivo (-17.3%). Quanto alle singole voci di reddito, la vendita di copie (cartacee e digitali) - fa notare l'Agcom - ha visto i ricavi scendere dai 3,013 miliardi del 2011 ai 2,714 miliardi del 2012 (-9.9%); la pubblicità da 2,649 miliardi del 2011 a 2,143 miliardi del 2012 (-19.1%); i collaterali da 371,15 milioni a 302,15 milioni (-18.6%). Stabili le provvidenze e convenzioni, con 147,57 milioni di ricavi.
Sky conquista lo scettro dei ricavi tv in Italia nel 2012: a certificare il sorpasso è la Relazione annuale dell'Agcom al Parlamento. Lo scorso anno il gruppo Newscorp/Sky Italia ha rastrellato 2,63 miliardi di euro (il 32% del totale, -1.4% sul 2011), Mediaset 2,49 miliardi (il 30.2%, -13.2%), Rai 2,34 miliardi (il 28.5% del totale, -7.5%).
Agcom, un terzo italiani mai stato su web - L'Italia è "al quarto posto in Europa nella non invidiabile classifica del numero di individui che non ha mai avuto accesso a Internet (37,2% contro una media EU27 di 22,4%2)". Lo fa notare il presidente Agcom, Angelo Marcello Cardani, nella Relazione al Parlamento. "Allo stesso tempo - sottolinea - siamo anche il Paese in Europa in cui gli internauti hanno la più alta frequenza di accesso (oltre il 91% accede regolarmente ogni giorno mentre la media EU27 è del 79%". "Trentotto milioni di italiani - dice ancora Cardani - dichiarano di accedere ad Internet da qualunque luogo e device. Anche se, curiosamente, l'accesso alla rete non favorisce, per ora, la gamma di utilizzo delle attività on line"
(ANSA)

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