Joanne Chesimard, zia rapper Tupak Shakur, collegata a Baraldini
Per la prima volta una donna entra nella lista dei 10 'most wanted' dell'Fbi. E' Joanne Chesimard, alias Assata Shakur, una radicale afro-americana nata a Queens condannata all'ergastolo per l'assassinio di un poliziotto 40 anni fa e protagonista nel 1979 di una clamorosa evasione in cui, secondo le accuse americane, ebbe un ruolo anche l'italiana Silvia Baraldini. Chesimard, che ha 65 anni, vive a Cuba come rifugiata politica di Fidel Castro e da anni gli Usa ne chiedono l'estradizione. La donna, zia e madrina del rapper Tupac Shakur, era negli anni Settanta la 'mamma chioccia' del Black Liberation Army, un gruppo estremista accusato della 'esecuzione' di quattro poliziotti di New York nel 1971 e 1972. Ricercata per una serie di rapine, il 2 maggio 1973 fu fermata in auto con due complici sulla New Jersey Turnpike: ci fu uno scontro a fuoco. Secondo l'accusa, Assata sparò due colpi alla testa dell'agente usando la sua stessa pistola e fu poi condannata al carcere a vita da una giuria di soli bianchi
(ANSA)
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