Jung
Struttura quaternaria della psiche |
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Accanto
ai due atteggiamenti di introversione e estroversione, Jung introdusse anche una
struttura quaternaria che paragonò ad un mandala. Pensò ai quattro punti
cardinali, alle quattro tipologie umane individuate dai Greci: i collerici, i
flemmatici, i melanconici, i sanguigni. Pensò alle quattro stagioni che si
basano su quattro qualità: freddo, caldo, secco, umido. Pensò alla natura nei
suoi quattro elementi: fuoco, terra, aria, acqua. Ipotizzò quindi che anche la
psiche possedesse una quaternità. Nacque così la teoria dei quattro tipi
psicologici: pensiero, intuizione, sensazione, sentimento.
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Queste
quattro funzioni si riferiscono alle modalità con cui una persona si mette in
relazione con il mondo, e al modo in cui percepisce le esperienze: l’adattamento
di un individuo avviene attraverso la funzione che è in lui più differenziata.
Con il termine funzione, Jung individua una forma di attività psichica che
rimane sostanzialmente la stessa anche al cambiare delle
circostanze.
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Pensiero e Sentimento |
Sono
funzioni razionali influenzate dalla riflessione e sottoposte alla legge della
ragione: il pensare esclude tutto ciò che è fuori dalla ragione. Il sentire,
invece, parte dal presupposto di dare un valore ad ogni contenuto psichico. In
questo caso opera pienamente il “giudizio” che mira ad accettare o ad escludere
i contenuti in questione.
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Intuizione e Sensazione |
Sono funzioni
irrazionali, o meglio extra-razionali, che rientrano nell’ambito di tutto ciò
che non può essere fondato sulla ragione; esse raggiungono la loro perfezione
nella “percezione assoluta” che manca totalmente di indizi razionali. La
sensazione è la funzione che trasmette uno stimolo fisico alla percezione e che
si configura come percezione cosciente. L’intuizione è la funzione che trasmette
la percezione per via inconscia; è una sorta di percezione istintiva che, anche
se non suffragata dai dati cosiddetti reali, ha una sua dimensione di sicurezza
e di certezza.
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Per
Jung è impossibile sviluppare tutte quattro le funzioni. E’ quindi inevitabile
che una o più di queste rimangano scarsamente sviluppate e che una di esse
prevalga sulle altre orientando il modo di percepire della coscienza. Poiché si
tratta di due coppie di opposti, la funzione meno sviluppata sarà la funzione
opposta a quella che prevale nella coscienza e si chiamerà funzione
inferiore.
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La
salute fisica e psichica dipende dalla capacità dell’individuo di sviluppare la
funzione trascurata e dalla consapevolezza che per giungere all’armonia le
quattro funzioni devono integrarsi.
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Sulla base di questi studi, Jung definì otto tipi
psicologici:
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1)
Il tipo pensiero estroverso ha regole fisse e principi universalmente
validi. Si basa sulla realtà dei fatti materiali e su un principio di
ordine.
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2)
Il tipo pensiero introverso si basa su fattori soggettivi. I fatti così
come sono hanno scarsa importanza, mentre ha valore l’idea
soggettiva.
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3)
Il tipo sentimento estroverso è perfettamente inserito nel suo
ambiente, è interessato al successo e al riconoscimento sociale; è volubile e
soggetto alle mode.
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4)
Il tipo sentimento introverso è inaccessibile. Ha grande talento per
l’arte, per la musica e la poesia; è enigmatico, profondo e
misterioso.
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5)
Il tipo sensazione estroverso dà valore ai fatti oggettivi; è capace di
godere delle cose e delle situazioni in modo piacevole e attivo, tende però a
sviluppare ossessioni e dipendenze.
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6)
Il tipo sensazione introverso si nutre di impressioni sensoriali e si
cala nelle proprie sensazioni interne. Ha uno spiccato senso estetico, è spesso
assorto nei suoi pensieri e generalmente ha scarse capacità
artistiche.
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7)
Il tipo intuizione estroverso ha la capacità di “fiutare”, nelle
situazioni, lo sviluppo di eventuali prospettive; è spesso carismatico e sa
imporsi soprattutto nelle situazioni di crisi. Cerca sempre nuove possibilità ed
è insofferente nelle situazioni stabili.
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8) Il tipo
intuizione introverso
è legato alle dinamiche interiori; è sognatore, un po’ eccentrico, ha molta
fantasia; rimanda all’immagine dell’artista genialoide ma
incompreso.
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I
diversi tipi entrano spesso in relazione tra di loro e ognuno, inconsciamente,
delega all’altro la cura della propria funzione inferiore.
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Francesco Ciaccia
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