domenica 26 maggio 2013

Ilva: Zanonato, se si ferma addio industria siderurgica

'Fare di tutto per farla restare italiana'


 Flavio Zanonato

ROMA - ''Se si ferma un'azienda di questo tipo possiamo dire addio a tutta l'industria siderurgica e avremmo problemi con l'industria meccanica''. E' quanto dichiara, a Sky Tg 24, il ministro dello Sviluppo, Flavio Zanonato, in merito alla vicenda Ilva. Il polo dell'acciaio, e l'Ilva in particolare, "deve rimanere italiano, dobbiamo fare di tutto per farlo rimanere italiano. E' una questione strategica: dalla siderurgica dipende la meccanica, per rimanere competitiva deve avere acciaio prodotto in luoghi abbastanza vicini".
L'Ilva "deve essere risanata. L'alternativa non esiste", ha aggiunto il ministro dello sviluppo economico a Maria Latella. "Non è che se chiudiamo l'Ilva risolviamo il problema ambientale, ma come è successo a Piombino o a Bagnoli rischiamo un enorme degrado senza aver affrontato il problema produttivi e ambientale. C'é una sola strada, risanare, e continuare a produrre acciaio che è assolutamente necessario per nostra economia".
L'ex ministro dello Sviluppo Economico "Corrado Passera ha lavorato molto bene, in una fase di estrema difficoltà per l'economia del paese. Noi dovremo avere margini un po' più ampi di manovra, adesso che si chiude il processo di infrazione. Avremo la possibilità di accedere di più al credito, perché i soldi sono quelli". Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato a Maria Latella ne L'Intervista su SkyTg24.
"Dobbiamo trovare il modo per incrociare gli interessi di Fiat un po' di più con gli interessi del nostro Paese", ha spiegato il ministro dello sviluppo economico Flavio Zanonato sottolineando che "vogliamo che rimanga in Italia. A Marchionne - ha aggiunto - parlerò e gli dirò: 'dimmi cosa possiamo fare per mantenere Fiat con suoi impianti produttivi in Italia e dimmi cosa vuoi fare tu per il tuo paese'".
Alitalia "non è messa nelle stesse condizioni di altre grandi compagnie europee e soffre perché la competizione non è simmetrica, è asimmetrica: le compagnie low cost godono di vantaggi di cui non dovrebbero godere e dobbiamo mettere Alitalia nelle stesse condizioni". Il ministro ha aggiunto che 'Alitalia deve avere le stesse condizioni delle altre compagnie. Non possiamo offrire slot vantaggiosi a tutti e costringerla a slot meno vantaggiosi".
(ANSA)

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