martedì 5 marzo 2013

Nella Grecia in crisi è l'ora degli sceicchi. Sei isole all'Emiro del Qatar




Entro 18 mesi l'accordo sarà finalizzato. Si tratta del più grande investimento privato in Grecia da quando è iniziata la crisi economica. Senza soldi, il paese costretto a vendere i suoi gioielli.


Roma (WSI) - Nella Grecia in crisi umanitaria gli affari non vanno in vacanza. Sono sei le isole greche nel mar Ionio di cui è diventato proprietario l'emiro del Qatar, Hamad bin Jaliga al Thani

Lo sceicco ha firmato un assegno da 8,5 milioni di euro per acquistarle. Secondo la ricostruzione avanzata dal quotidiano britannico The Guardian, l'accordo sarà finalizzato entro 18 mesi, in quanto adesso sono necessari tutti i nulla osta della burocrazia.

"La Grecia è un paese dove le leggi devono essere rispettate da tutti. Anche quando si acquista un'isola, anche se si è l'emiro del Qatar, bisogna sottoporsi a tutte le pratiche burocratiche", ha spiegato il sindaco di Itaca. Le isole oggetto della transazione si trovano al largo della costa di Acarnania, all'ingresso occidentale del Golfo di Corinto

Lo sceicco Al Thani aveva fatto un sopralluogo l'anno scorso con il suo yacht privato e si era detto interessato fin dall'inizio. Da quelle parole oggi si è passati ai fatti. E non è cosa da poca, ammettono i greci. 

Per loro è un segnale di fiducia. Questo passaggio di proprietà è, infatti, il più grande investimento privato nel Paese dall'inizio della crisi economica. 

Ma all'inizio la compravendita non si giocava sul velluto. La famiglia greca-australiana proprietaria dell'isola di Oxia aveva, infatti, chiesto sette milioni di euro, ma alla fine ha accettato la proposta sotto i cinque milioni di euro. 

Comunque sia, si tratta di un segnale che i rappresentati della Troika in questi giorni in Grecia non potranno ignorare. Prima di lasciare Atene domenica prossima per stilare il rapporto in base al quale si darà o meno il via libera all'assegnazione delle due tranche, i tre funzionari della troika incontreranno il premier, Antonis Samaras.

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