venerdì 29 marzo 2013

Ischia, muore la cicogna ferita dai cacciatori


ERA STATA PORTATA ALL'OSPEDALE VETERINARIO DEL FRULLONE


Impallinata il 14 marzo alle ali e alle zampe


NAPOLI - Era stata impallinata il 14 marzo mentre era in volo su Ischia, proveniente dall’Africa e diretta a nord. E’ morta qualche giorno fa, nonostante le cure praticate all’ospedale veterinario del Frullone, gestito dalla Asl Napoli 1 e dalla facoltà di Veterinaria dell’università Federico II. Non è una storia a lieto fine quella della cicogna vittima dei bracconieri in servizio permanente sull’isola verde e, ad oggi, ancora a piede libero.



Uno stormo dui Gru in volo su Procida

L’animale presentava gravi fratture al metacarpo sinistro, al radio destro e al tibio tarso destro. E’ stato operato e sottoposto ad alimentazione forzata, ma non si è mai ripreso dai danni provocati da almeno trenta pallini di calibro diverso, sparati da due o tre fucili. “La gravità del gesto”, commenta Danilo Selvaggi, direttore generale della lega italiana per la protezione degli uccelli, “è l’emblema della diffusa illegalità venatoria ancora presente nel Paese, soprattutto nei periodi della migrazione degli uccelli,e della tranquillità con la quale spesso i bracconieri conducono i propri misfatti”. Aggiunge: «Se non si capirà che per la lotta al bracconaggio servono più mezzi e più controllo ed un inasprimento delle pene, allora il bracconaggio continuerà a spadroneggiare ed arrecare danni alla natura e alla dignità del Paese”. C’’ un caso Ischia, sottolinea a sua volta Pasquale Raia, di Legambiente Campania:”Quella dell'isola è una situazione molto grave, a cui bisogna rispondere intensificando il contrasto al bracconaggio con ogni mezzo e con le adeguate risorse”.

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