martedì 5 marzo 2013

Crisi in Grecia: la Svizzera taglia le forniture di sangue




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L'obiettivo, entro il 2020, è dimezzare l'invio di sacche di sangue al Paese ellenico. Finora, ogni anno, da Berna ne partivano - in direzione Atene - circa 30mila.
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Dal 2015, la Svizzera ridurrà le forniture di sangue alla Grecia a causa del debito ellenico nei confronti di Berna: cinque milioni di franchi, che sono circa quattro milioni di euro. La Svizzera è il principale fornitore di sacche di sangue per la Grecia. La notizia arriva dall'agenzia stampa 
L'obiettivo svizzero è dimezzare le forniture entro il 2020. E due mesi fa, il centro trasfusioni del Paese alpino ha firmato un accordo con il ministero della Sanità di Atene proprio in questo senso. Rudolf Schwabe, direttore delle donazioni di sangue della Croce rossa svizzera, ha spiegato che "il sangue viene donato gratis", ma che i soldi provenienti dalla Grecia servivano a coprire le spese logistiche, di amministrazione e di laboratorio.  
Per soddisfare la sua richiesta di sangue, la Grecia avrebbe bisogno di 700mila unità l'anno, dal centro nazionale ne arrivano tra le 600mila e le 670mila. La Svizzera ha fornito ogni anno ciò che serviva per arrivare alla cifra richiesta, ossia 30mila unità. Dal 2015, la Confederazione elvetica ridurrà gli invii di 2.500 unità.
La Grecia si serve dalla Svizzera fin dagli anni '70, il 10 per cento della popolazione ellenica soffre di talassemia, malattia ereditaria che impedisce di donare il sangue a chi ne è affetto.
Foto | © Getty Images

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