Giovane 23enne italiana a Rio con ong
E' andata in Brasile, come volontaria, per aiutare i ragazzi meno fortunati. Ed è stato proprio uno di loro ad aggredirla, tentando di stuprarla. Una brutta storia, fatta di solidarietà ma anche violenza ed emarginazione, quella vissuta da Alice Bianchi, una ragazza italiana di appena 23 anni che dall'ospedale - dove è stata ricoverata per le conseguenze dell'aggressione - racconta: "lui ha tentato di bloccarmi con un braccio intorno al collo. Ho pensato fosse un abbraccio" ma "lui mi ha buttato per terra e si è gettato su di me".
Dall'ospedale di Nova Iguacu alla periferia nord di Rio, dove Alice è ricoverata con trauma cranico dopo essere stata colpita alla testa con una pietra, la ragazza ricostruisce l'aggressione
"Voglio rimanere", ha detto in una telefonata in Italia, riportata dal Tg1. Una telefonata dopo quella con i genitori in attesa che la mamma da Torino arrivi domani a Rio. In un paese che si dice indignato per quanto accaduto: tanti i blog scandalizzati. "Una persona viene per aiutare questi esseri che non riesco a definire umani e guarda cosa succede...", tra i commenti che ricorrono. (ANSA)
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