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 A Roma per rapinare Rolex con la tecnica dello specchietto: colpi da 100.000 euro per la banda dei napoletani

Sei le rapine messe a segno dalla coppia che dal Rione Sanità colpiva le proprie vittime fra Prati, Parioli, Salario e la zona del Centro Storico



Redazione

18 settembre 2020 10:41


Con la tecnica dello specchietto rapinavano Rolex nei quartieri della Roma bene partendo dal Rione Sanità a Napoli. Sei i colpi messi a segno nel 2019 per un bottino di oltre 100mila euro. 



A mettere fine alle loro azioni criminali gli uomini della Squadra Mobile di Roma, in collaborazione con quella di Napoli. Al termine delle investigazioni coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma – Gruppo Reati contro il Patrimonio, hanno eseguito un provvedimento di custodia cautelare in carcere a carico di due rapinatori napoletani, specializzati nelle rapine di orologi di pregio ed autori di sei episodi consumati nel 2019 nella Capitale.


In particolare gli operatori della sezione “Reati contro il Patrimonio”, che svolgono specifiche indagini volte ad identificare i soggetti di origine campana che periodicamente si recano a Roma per “colpire” i possessori di orologi di marca Rolex e di elevato valore, dopo aver svolto un’accurata attività di indagine effettuando servizi in strada con pattuglie a bordo di autovetture e moto disposte nelle zone maggiormente “battute” dai gruppi criminali napoletani, hanno individuato due rapinatori provenienti dal Rione Sanità di Napoli.


Nell’ambito dell’attività volta al contrasto di reati predatori svolta dalla Polizia di Stato, l’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Roma ha emesso un provvedimento restrittivo per i responsabili di sei episodi di rapina, a carico di soggetti napoletani  con precedenti specifici di polizia proprio per rapine di orologi di valore commesse in varie zone d’Italia, a finire in manette due uomini di 37 e 38 anni. 


Attraverso una complessa attività investigativa, condotta con l’analisi dei tabulati di traffico telefonico ed individuazioni fotografiche da parte delle vittime, è stato possibile ricostruire l’esatta dinamica delle sei rapine avvenute a Roma nei quartieri Prati in Piazza Mazzini, Salario-Parioli in viale Liegi e Via Aldovrandi, ed in zona Circo Massimo, nei mesi di settembre, ottobre e novembre del 2019.



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I rapinatori, che hanno asportato orologi dal valore complessivo di oltre 100.000 €, per portare a termine i “colpi” si servivano dell’ormai consolidata “tecnica dello specchietto” ovvero danneggiando il deflettore delle autovetture delle vittime, ferme al semaforo o in procinto di parcheggiare: mentre infatti uno dei due malviventi a bordo di uno scooter urtava pretestuosamente lo specchietto retrovisore dell’auto, non appena la vittima tirava fuori il braccio dal finestrino per risistemarlo, il complice asportava violentemente il prezioso orologio indossato al braccio dal guidatore, prima di darsi alla fuga.


In altre occasioni i malviventi si servivano invece di altre modalità, ovvero dopo aver individuato la vittima in auto, questa veniva seguita lungo il tragitto e, non appena apriva il finestrino introducevano repentinamente il braccio all’interno dell’abitacolo asportando con violenza il prezioso orologio indossato.



Le indagini hanno preso spunto da un episodio di notevole rilevanza in quanto gli indagati, che hanno caratterizzato il proprio operato sia per la specifica tecnica messa in atto sia perché hanno agito sempre nelle giornate di domenica, a conferma dell’affiatamento tra i due, erano già stati arrestati in flagranza a Roma da personale della Squadra Mobile la scorsa domenica 10 novembre 2019 per aver consumato appunto due rapine a brevissima distanza temporale l’una dall’altra, nella zona di Ponte Milvio, sempre con le modalità ormai collaudate.


Infatti nell’occasione, al termine di un concitato inseguimento in cui un operatore del Reparto Volanti della Questura esplose anche  un colpo in aria nel tentativo di bloccare la loro fuga, i due malviventi venivano individuati e bloccati a terra dopo che procedevano ad alta velocità, a bordo di uno scooter, in Corso di Francia con ancora indosso la refurtiva.


Si evidenzia che il provvedimento al 38enne è stato notificato presso la Casa Circondariale di Napoli “Poggioreale” dove è attualmente ristretto per altri fatti, carcere dove è stato associato anche il complice rintracciato presso la propria abitazione nel napoletano.

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