domenica 21 aprile 2024

Giovanni Gallavotti

 


Giovanni Gallavotti è uno dei più eminenti fisici matematici del nostro tempo, attivo in una vasta gamma di settori ma è soprattutto nella meccanica statistica che ha rivestito un ruolo di primaria importanza. Nel 2017 è stato il primo italiano a ricevere il Premio Henri Poincaré per la fisica matematica per “i suoi eccezionali contributi alla meccanica statistica di equilibrio e non equilibrio, alla teoria quantistica dei campi, alla meccanica classica e ai sistemi caotici tra cui, in particolare, la teoria della rinormalizzazione per i sistemi fermionici interagenti e la relazione di fluttuazione per il funzionale di grande deviazione della produzione di entropia”.


Giorgio Parisi, in quegli anni presidente dell’Accademia dei Lincei, aveva commentato:


“Gallavotti ha avuto il merito di aver fondato la meccanica statistica in Italia, fra gli anni ’60 e ’70 e ha avuto una quantità innumerevole di studenti, colleghi giovani che ha spinto a lavorare in questo campo: ha fondato la scuola moderna di fisica matematica in Italia e il Premio Poincaré è un riconoscimento a lui e a tutta la scuola. Decine di ricercatori hanno ringraziato Gallavotti nei loro articoli per aver ispirato i loro studi, non è mai stato un egoista e gli piaceva spingere le ricerche di colleghi e studenti.”


Nato a Napoli e formatosi a Roma, Gallavotti si è laureato in fisica nel 1963 e perfezionatosi a Firenze nel 1965. Trasferitosi all’ Institut des Hautes Études Scientifiques (IHES) nel biennio ’65-’68, matura una ricca esperienza all’estero, passando dalla Rockefeller University di New York all’Institute for Advanced Study di Princeton. 

Tornato in Italia nel 1975, Gallavotti ha sviluppato anche in collaborazione con Giovanni Jona-Lasinio il suo celebre approccio alla rinormalizzazione nella teoria quantistica dei campi utilizzando le idee di Kenneth Wilson. Come ha scritto Vieri Mastropietro nella laudatio per il Premio Poincaré:


“Ciò portò a una comprensione della rinormalizzazione che è sia matematicamente che fisicamente chiara ed efficace. In questo approccio non sono presenti "cancellazioni innaturali di infiniti", ma compare una sequenza di teorie effettive che operano a diverse scale energetiche, con una connessione molto naturale con concetti probabilistici.”

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