domenica 24 settembre 2023

Materia per il professor Arcangeli

 


Più povero è il linguaggio, più il pensiero scompare. 


Tutti i regimi totalitari hanno sempre ostacolato il pensiero, attraverso una riduzione del numero e del senso delle parole. Se non esistono pensieri, non esistono pensieri critici. E non c'è pensiero senza parole. Ad esempio eliminare la parola "signorina" (ormai desueta) non vuol dire solo rinunciare all'estetica di una parola, ma anche promuovere involontariamente l'idea che tra una bambina e una donna non ci siano fasi intermedie. E come si può costruire un pensiero ipotetico-deduttivo senza il condizionale?


Ed è la ricchezza semantica che ci permette di esprimere con precisione le nostre emozioni, le sensazioni, i pensieri. Quando prendo in mano un giornale o leggo un libro pubblicato recentemente, mi prende proprio una gran rabbia. Perché questi libri e questi articoli sono scritti come se noi lettori avessimo cinque anni e fossimo tutti preda di un istupidimento collettivo! 


Ecco, voglio raccontarvi una cosa che so che darà fastidio a molti giornalisti e a molti scrittori, ma voglio raccontarvela lo stesso. Quando cercavo un editore per il mio nuovo romanzo, trovai un grande casa editrice disposta a pubblicarlo, a patto che avessi «semplificato la mia scrittura». Vedete, oggi una frase che contiene un avverbio e qualche aggettivo è considerata troppo difficile per i lettori! E i periodi ipotetici, le subordinate? I lettori non possono capirle! Sì, perché la cosa che più mi dà fastidio è quest’idea che il lettore comune sia un ebete! 


Ma l’importante è che siano facilmente comprensibili, obietterà qualcuno! Sbagliato! Perché oggi, non mi stancherò mai di ripeterlo, i ragazzi hanno bisogno di conoscere più parole, perché non puoi esprimere ciò che hai dentro, non puoi avere un pensiero critico, non puoi dare voce al tuo dissenso se non hai le parole per farlo. Coloro che affermano la necessità di semplificare l'ortografia, abolire i generi, i tempi, le sfumature, tutto ciò che crea complessità, sono i veri artefici dell’impoverimento della mente umana.


Guendalina Middei, anche se voi mi conoscete come Professor X (Se vi piace ciò che pubblico, potete trovarmi anche su Instagram, dove vi parlerò dei grandi classici, mi trovate a questo link: https://www.instagram.com/ilprofessorx


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