martedì 31 maggio 2022

Susanna

 


Se c’è un capolavoro assoluto della Screwball Commedy, il riferimento assoluto del genere, sicuramente è SUSANNA, Bringing up Baby, 1938 di Howard Hawks. Katharine Hepburn interpreta una donna moderna che trascina Cary Grant in una serie di situazioni tanto assurde quanto imbarazzanti. Lui non sorride per tutto il film, interpreta un serio paleontologo assorto nei suoi pensieri. Nelle note di sceneggiatura gli si chiede di interpretare il personaggio come se fosse “il pensatore” di Rodin, mentre il regista gli chiede di ricalcare la figura giovanile del comico Harold Lloyd. In una scena iniziale al ristorante, Cary Grant, infastidito, chiede a Katharine Hepburn, che per errore gli ha appena strappato una manica della giacca, di andarsene e di uscire per sempre dalla sua vita. Lei, offesa, si allontana con prepotenza, non accorgendosi che il piede di lui è rimasto sullo strascico del sul suo vestito da sera e che le strappa completamente la parte posteriore della gonna, lasciandola in, se pur molto caste, mutande. Il litigio, che dovrebbe separarli per sempre, li incolla, letteralmente, uno all’altra. Grant segue la Hepburn, camminando dietro di lei e incollandosi al suo sedere, per nascondere agli altri la di lei nudità. In questa scena c’è tutto il genio del regista, l’abilità degli attori, la follia della Screwball commedy, che rende una situazione, di per sé imbarazzante e potenzialmente osè, comica, innocente e assolutamente indimenticabile. Il film, ancora oggi godibilissimo e assoluto cult, e’ troppo avanti con i tempi. Non viene capito e all’uscita e’ un totale flop che mette quasi fine alla carriera di Katharine Hepburn ritenuta veleno al botteghino.

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