VITA E BOLLORI DI JESSICA RIZZO REGINA DELLE CASALINGUE, DAL PORNO CASERECCIO AL PRIVE’ MULTISALA DI ROMA: "ALL'INIZIO CON MIO MARITO FACEVAMO I NOSTRI FILMATI CON MASCHERE E PARRUCCHE. SIAMO STATI TRA I PRIMI A TRATTARE LA TRASGRESSIONE DELLE COPPIE. ERA UN GENERE REALISTICO, CHE MOSTRAVA ANCHE LE DÉFAILLANCE DEI PROTAGONISTI" - "MI PIACE FAR ECCITARE LE PERSONE E NON HO VOLUTO FIGLI PER NON…”
Franco Giubilei per Lo Specchio – La Stampa
Nel vasto mondo della pornografia, la carriera di Jessica Rizzo è di quelle che hanno segnato l'evoluzione casalinga del genere, perché è stata proprio lei, insieme al marito Marco, a fare del sesso amatoriale una categoria di successo in Italia.
«Veniamo da una realtà piccola come Fabriano, e all'inizio facevamo i nostri filmati con maschere e parrucche per renderci irriconoscibili, ma quando la nostra identità venne a galla sollevando scandalo, decidemmo di mostrarci per quello che eravamo», racconta l'ex pornoattrice. L'hard casereccio made in Italy aveva visto la luce, di lì a poco sarebbe diventato una replica credibile e molto meno patinata dei film a luci rosse professionali.
Oggi Jessica Rizzo, 57 anni il prossimo aprile e studi di ragioneria in gioventù, guarda alla sua carriera nel porno con la partecipazione divertita che ne animava le performance vietate ai minorenni.
Due anni fa è diventata testimonial di Atlantis, «Club privé multisala» e multiofferta, dove la clientela, in coppia o in solitario, accorre in cerca di emozioni al buio nelle dark room - stanze oscure, appunto - dove può capitarvi chiunque, si può osservare gli altri far sesso, dedicarsi agli scambi oppure nelle serate a tema per single. C'è continuità nella vita professionale di questa ragazza di provincia che si inventò pornostar nella propria camera da letto in compagnia e collaborazione col marito.
Eugenia, questo il suo vero nome, dal 1991 ha realizzato 250 film hard per mollare il set quindici anni più tardi, ma l'idea del sesso clandestino organizzato, che a inizio attività si era espresso nelle produzioni casalinghe, resiste nel suo mestiere attuale di manager di privé: «Io e mio marito siamo stati i primi a trattare la trasgressione delle coppie, penso che essere leali e sinceri faccia durare un'unione tutta la vita. Se tutto viene fatto alla luce del sole non cominciano i tradimenti».
Un paio di mesi fa è uscita la biografia di Jessica Rizzo, titolo Nata bene, D Editore, in cui racconta come la fantasia esibizionistica di riprendersi con una videocamera abbia illuminato la nuova via all'hard privato. Quanto alla sua dimensione più personale la donna, rimasta accanto alla stessa persona per tutta la vita, racconta che dedica molto del suo tempo libero «agli animali, soprattutto ai cagnolini. Ne ho salvati una quarantina, dalla strada e dal canile, e a casa mia a Roma ne ho cinque. Tre di loro dormono sul mio letto. Non potrei farne a meno».
Non ha mai avuto figli perché «per motivi di lavoro non avevo tempo e non puoi lasciare un figlio da solo. Non sai neanche come può prendere un lavoro come il mio, avrebbe significato in una mia scelta personale, così ho lasciato perdere».
Quando ha intrapreso l'attività di pornoattrice, all'età di 26 anni, eravamo ancora in era predigitale e le videocassette viaggiavano con fermoposta grazie agli annunci sulle riviste incellophanate della sezione a luci rosse delle edicole: «Poi a Firenze conobbi un regista di film amatoriali, girati anonimamente con le mascherine, ma la gente ci riconobbe e a Fabriano scoppiò uno scandalo pazzesco, così abbiamo deciso di toglierci maschere e parrucche».
jessica rizzo marco toto maurizio costanzo
Il passo successivo portò laRizzo nella Hollywood delle produzioni contrassegnate a tripla X, col regista di Gola profonda Gerard Damiano. La Rizzo fondò anche una casa editrice che pubblicava una quindicina di testate, a questo punto la trasformazione in imprenditori hard della performer e del marito era compiuta. Il successo di una formula basata sull'eccitazione di chi guarda dal buco della serratura i vicini che fanno sesso raggiunse dimensioni tali da superare, in fatto di vendita, le performance ben più atletiche delle star del porno:
«Il nostro era un genere realistico, che mostrava buone performance erotiche così come le défaillance dei protagonisti dei video. Jessica ammette di sentirsi come Jeckill e Hyde: «Mi piace far eccitare le persone, così come il fatto che mi guardino con un certo sguardo, ma poi faccio cose normali: vado a fare la spesa, mi piace mangiare, dormire le mie sette-otto ore a notte, mi piacciono le comodità, e non ho mai fatto sport, se non le passeggiate a primavera».
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https://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/rsquo-ar-rizzo-vita-bollori-jessica-rizzo-regina-casalingue-303788.htm
Costanzo71
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