Da Padova alla Nazionale
Egonu, nata a Cittadella, in provincia di Padova, da genitori nigeriani, il legame con la maglia azzurra l’ha sempre sentito. Tanto che per amore dell’Italia, decide di non trasferirsi all’estero con i suoi giocatori. Per lei la passione per la pallavolo è più forte di tutto. Ed è in Italia che sa di poter crescere come atleta. Così, a 15 anni entra nel Club Italia. Ed è qui che migliora. Attaccato al corpo non ha un braccio, ma un bolide. A 18 anni si trova a giocare per la nazionale under 18, under 19 e under 20 contemporaneamente. Difficile rinunciare a un talento cosi giovane e con una potenza simile. Con i suoi tre metri di elevazioni Egonu il campo avversario lo vede non bene, ma benissimo. È un cecchino. La potenza, unita al suo stacco da terra, la portano a trovare traiettorie imprendibili.I mondiali under 18 e la nazionale maggiore
Nel 2014 arriva il primo grande successo. L’oro al mondiale under 18. Egonu è eletta miglior schiacciatrice del torneo. Da lì in poi l’asticella per Egonu è sempre più alta. Arriva la serie A. Nel 2016 stabilisce il record assoluto di punti realizzati in una partita: sono 46. Ad aprile del 2021, nella gara 1 per la finale scudetto contro Novara, Egonu migliora sé stessa e fissa il nuovo record da battere: 47 punti tra schiacciate, ace e muri. A poco più di 20 anni ha già in bacheca due Champions League, un campionato, quattro Coppe Italia, e decine di riconoscimenti come MVP. Ma non è solo in Italia che Egonu lascia andare il braccio. Anche durante il mondiale del 2018, perso in finale dalle azzurre contro la Serbia, Egonu fa registrare 33 punti nella partita contro gli Stati Uniti. A 20 anni appena compiuti si carica sulle spalle la squadra e tira. Gli angoli che trova sono imprendibili.
Egonu non guarda in faccia l’avversario, va avanti per la sua strada. Come fa d’altronde nella vita quando in un’intervista rilasciata qualche mese fa le viene chiesto della sua vita privata: «Lesbica? No, sono solo stata innamorata di una donna». Rifiuta le etichette, tutte. Non ha bisogno di decidere: «Sono afroitaliana. Un’appartenenza non esclude l’altra», dichiarò in un’altra intervista. Ora per Egonu c’è la sfida quella più grande. Giocarsi con le sue compagne di squadra una Olimpiade e provare ad arrivare fino in fondo.
Immagine copertina: Vincenzo Monaco
https://www.open.online/2021/07/20/olimpiadi-tokyo-2020-paola-egonu/
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