mercoledì 28 luglio 2021

Professoressa muore e lascia tre figli

 

Maria Concetta Piscione aveva contratto il Covid a metà febbraio, con il marito Alfonso e due dei ragazzi. Domani l’addio

MONTESILVANO. Una nuova giornata di lutto, ieri a Montesilvano, a causa del Covid19 che ha strappato prematuramente all’affetto dei suoi cari una donna molto stimata e conosciuta in città.
Si tratta di Maria Concetta Piscione, 64 anni, architetto, insegnante, creatrice di gioielli, moglie e madre di tre figli. La donna aveva contratto il virus a metà febbraio e in un primo momento era stata ricoverata all’ospedale di Atri. A causa dell’aggravarsi del suo quadro clinico, dopo un paio di settimane dal ricovero, la montesilvanese era stata trasferita all’ospedale di Giulianova dove era stata intubata. Ed è proprio nel reparto di Terapia intensiva della struttura sanitaria giuliese che, giorno dopo giorno, le sue condizioni sono apparse sempre più disperate fino al drammatico epilogo, ieri mattina, quando il cuore di Maria Concetta ha smesso di battere. A piangere la prematura morte della donna, il marito Alfonso Tucci, con il quale quest’anno avrebbe festeggiato il trentesimo anniversario di nozze, e i loro figli Filippo, Camilla ed Edoardo.
Ma a mostrare grande commozione e sconcerto per il dramma che ha colpito la famiglia, anche i tantissimi amici e conoscenti della donna, docente stimata, amante del mondo dell’arte e montesilvanese doc. Maria Concetta, infatti, proveniva dalla famiglia Piscione, una delle più storiche famiglie cittadine, e aveva sempre vissuto nel cuore di Montesilvano, in via Tibullo, prima con la famiglia d’origine e poi con il marito – commerciante in pensione – e con i figli, di cui era molto orgogliosa. Così come era fiera del suo mestiere, quello di insegnante di educazione artistica, che svolgeva in una scuola media di Sambuceto, professione che affiancava al suo hobby, condiviso con la figlia Camilla, ossia la creazione di articoli di bigiotteria, venduti sia nei mercatini artigianali che nel suo negozio, Cafiedo, in via d’Annunzio. Ed è proprio la figlia, colpita anche lei nelle scorse settimane dal Covid insieme al fratello più piccolo e al padre, a sua volta ricoverato in ospedale, che all’inizio di marzo aveva pubblicato un accorato appello sulla sua pagina Facebook chiedendo al popolo del web di condividerlo il più possibile. Raccontando il dramma familiare, con la madre già intubata e con la quale non parlava ormai da diversi giorni ( «oramai le possibilità si sono notevolmente ridotte, meno le speranze che noi cari serbiamo di poterla riabbracciare»), il padre ricoverato e lei e il fratello positivi al tampone, Camilla invitava tutti a un maggior senso di responsabilità. «Non è un virus, è un mostro», si legge nel post. «Se la mia esperienza può far rinsavire chi ancora spavaldo e incurante se ne va in giro a bisbocciare, chi corre dietro polemiche infinite senza considerare la salute come priorità, chi non protegge se stesso e l’altro, perché si sente indistruttibile, chi ha pensato che tenere le scuole aperte fosse una buona idea - che nessuno lo dice ma i docenti fanno parte della lunga schiera degli eroi del quotidiano - allora forse questo post ha un senso e mi piacerebbe fosse ricondiviso. Su queste cose un silenzio prolungato può uccidere. Succede sempre agli altri, e poi succede a te. E fa male, malissimo».
Intorno a Camilla, ai suoi fratelli e al padre Alfonso si sta stringendo in queste ore l’intera comunità montesilvanese che, attraverso foto e messaggi pubblicati sulle pagine Facebook, sta lanciando un ultimo saluto a Maria Concetta, donna vitale, sorridente ed elegante. Il funerale verrà celebrato domani alle 10 nella chiesa di Sant’Antonio a Montesilvano. 

https://www.ilcentro.it/pescara/professoressa-muore-e-lascia-tre-figli-1.2593984

Berlusconi71 

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