venerdì 24 ottobre 2014

Shamsia: la writer di Kabul che "disegna e scappa"

STREET ART

Shamsia è una giovane donna di origini iraniane, ha 26 anni e dipinge i muri, scarni e segnati della guerra, della capitale afgana con le sue rappresentazioni "celestiali" di donne velate. Bomboletta spray in mano ha circa un quarto d'ora per completare l'opera e fuggire

Foto Shamsia Hassani

Shamsia Hassani

Coperta con una sorta di velo e dopo aver indossato ampi occhiali scuri per rendersi meno riconoscibile Shamsia scende in strada per realizzare i graffiti. Per la base, solitamente di colore azzurro-celeste, utilizza una bomboletta spray, che poi ripassa a pennello con il nero.

I graffiti in strada e quelli "digitali" stanno creando alla ragazza dei problemi di sicurezza. I suoi graffiti sono "esposti" in molte citta d'India, Iran, Germania, Italia e vicino alle principali ambasciate dei paesi stranieri a Kabul.

"Di solito dipingo sui muri donne con il burqa ristilizzate con forme più moderne - spiega la ragazza nata nel 1988 -, voglio raccontarvi di loro, della loro vita, per trovare un modo per rimuoverli dalle tenebre".

"Il mio è un tentativo di aprire la mente della gente - prosegue Shamsia - tento di portare alcuni cambiamenti positivi, cercando di rimuovere tutti i cattivi ricordi di guerra. E' per questo che riempio le grigie pareti della citta con colori allegri".

Shamsia è spesso vittima di aggressioni: "Mi circondano, urlano e mi insultano, a volte mi tirano dei sassi".

Un altro problema che Shamsia deve affrontare è la presenza di mine antiuomo inesplose, un lascito della guerra che mietono quotidianamente decine di vittime.