giovedì 17 aprile 2014

Dalla Bona: "Il nostro calcio fa schifo"


@ Getty Images

Intervista amarissima di Samuele Dalla Bona alla Gazzetta dello Sport. L'ex centrocampista di Milan, Chelsea e Napoli, attualmente svincolato, critica duramente il calcio italiano.
 
"La mia carriera è terminata? A certi livelli penso di sì. Ho il patentino Uefa B per allenare".
 
L'errore di lasciare l'Inghilterra: "Se potessi tornare indietro, resterei lì per sempre. Da noi il calcio è uno schifo. Soprattutto quello che c’è attorno. Le pressioni, la mentalità. Io non sono allineato alla 'cultura italiana' e ho pagato anche per questo". 
 
Dalla Bona non crede al "codice etico" applicato dai club e dalla Nazionale: "Inutile, viene applicato in base alla convenienza. Anche quello della Nazionale. Con quelli bravi si chiude un occhio, con gli altri si usa il pugno di ferro. I cosiddetti bad boy, infatti, la maglia azzurra non l’hanno persa e qualcuno sarà anche al Mondiale".

Per il centrocampista si era aperta un possibilità di seguire le orme di Alessandro Del Piero, ma il tutto non è andato in porto: "Mesi fa ho incontrato Grella, ex centrocampista australiano di Empoli e Torino, mi ha proposto di andare al Melbourne Heart, ma per problemi personali ho dovuto dire di no".

Poi parla della sua esperienza tra Napoli e Atalanta, sconvolta e condizionata da un grave lutto famigliare: "A Napoli stavo da Dio, questo fino alla promozione in A, ma con Reja il rapporto non è decollato. Non mi ha considerato, senza un perché. All’Atalanta mentalmente non c’ero più e fisicamente ho iniziato a non essere all’altezza. Nella primavera 2011, papà Luigi si è ammalato. I medici gli avevano dato 5 mesi di vita. Ero legato a lui, non sono riuscito a farmene una ragione. Ero all’Atalanta in prestito, ma avevo ancora un anno di contratto con il Napoli. L’ho strappato per una sistemazione più vicina, a Mantova. Poi a ottobre papà è morto, io non c’ero più con la testa, mi è venuta la depressione. E, in pratica, ho smesso di giocare".

Infine una durissima presa di posizione contro i suoi colleghi coinvolti nel calcioscommesse e soprattutto al sistema calcio italiano che ha passato un colpo di spugna: "C’è troppa ipocrisia: se fai tardi la sera o rilasci interviste non autorizzate ti multano. Se vendi le partite, ti perdonano subito. Leggo che Andrea Masiello, uno che ha confessato di aver preso soldi per perdere, durante la squalifica ha incassato lo stipendio minimo che un operaio oggi si sogna e che a gennaio tornerà a giocare. Marco Rossi, altro reo confesso, l’ha preso il Perugia. Altri squalificati giocano da tempo e la giustizia sportiva fa sconti a tutti. Intanto, ci sono decine di giocatori che non hanno mai taroccato una partita senza lavoro. Io ho guadagnato bene, ma c’è gente che fatica ad arrivare a fine mese. Farina, che ha denunciato, ha dovuto smettere e per lavorare è andato in Inghilterra. Quindi uno si chiede: perché essere onesti se a far carriera sono sempre i più furbi".

"Io ho giocato al Sud, a Lecce e Napoli, ma nessuno mi ha mai costretto a fare nulla di illegale - racconta Dalla Bona -. Il mio amico Donati ha giocato in quel Bari, ma è onesto come me, infatti non è stato coinvolto. Io posso avere sbagliato delle annate, ma non ho mai preso soldi per perdere e nessuno mi ha proposto di farlo. Forse sapevano che avrebbero ricevuto un vaffa".

L'ex Chelsea chiude con un commento su due episodi dello scandalo: "Lecce-Parma 3-3 e il fatto di esser stato compagno di squadra di Doni? Io rispondo dei miei comportamenti. Lecce-Parma l’ho giocata fino in fondo e ho fatto anche goal. All’Atalanta ero l’ultima ruota del carro, non giocavo mai. Posso avere dei sospetti su qualcuno, ma non ho le prove. E, di certo, non tocca a me trovarle".

I ''colpi bassi'' in campo


I ''colpi bassi'' in campo
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La celebre strizzata di Michel a Valderrama.

I ''colpi bassi'' in campo
Spiacevole disavventura per l'attaccante dell'Az Alkmaar Aron Johansson.

I ''colpi bassi'' in campo
L'episodio è avvenuto durante la partita di domenica contro il Roda.

I ''colpi bassi'' in campo
opo un battibecco, la punta statunitense è rimasta vittima di una mossa proibita (e evidentemente dolorosa).

I ''colpi bassi'' in campo
Il centrocampista del Roda Guy Ramos è stato lesto ad agire.

I ''colpi bassi'' in campo
Ha negare all'arbitro di aver commesso il "fallo".

I ''colpi bassi'' in campo
Ma non è l'unico caso nella storia del calcio...

I ''colpi bassi'' in campo
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Vinnie Jones "regola" un Gascoigne d'annata.

I ''colpi bassi'' in campo
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Una variazione sul tema: Neqrouz-Inzaghi...

http://www.sportal.it/gallery/serie-a/i-colpi-bassi-in-campo/1533/8/

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