domenica 23 marzo 2014

INPS, collasso inevitabile: pensioni tagliate e lucro per le banche


StefanoPubblicato da 



- di Alessandro Raffa -
L’#INPS è IN UNA SITUAZIONE DI DISSESTO (andate a vedere l’infografica sui conti INPS contenuta in questo articolo.)(*)
Dal 2012 in poi (quando la Fornero ha accorpato INPDAP e ENPALS all’INPSnel giro di 3 anni i conti sono finiti in ROSSO; l’operazione della Fornero per “salvare” i due enti accorpati all’INPS ha trascinato nel burrone anche l’ente previdenziale, che fino a quel momento produceva un sostanzioso attivo di bilancio.
  • Anno 2009: 42,5 miliardi di euro di ATTIVO
  • Anno 2010: 43,5 miliardi di euro di ATTIVO
  • Anno 2011: 41,2 miliardi di euro di ATTIVO
  • Anno 2012: 21,8 miliardi di euro di ATTIVO (Riforma Fornero e inizio caduta libera)
  • anno 2013: 7,4 miliardi di euro di ATTIVO
  • anno 2014: -4,5 miliardi di euro di PASSIVO
Visto il trend, immaginate voi cosa accadrà nel 2015, 2016, etc… E’ SOLO QUESTIONE DI TEMPO, anche se i mass media non ne parlano, prima di quanto pensiate ci presenteranno, con toni allarmistici, “il conto”…
E LA “SOLUZIONE” CHE TROVERANNO, SARA’ *TAGLIARE LE PENSIONI* RICORDATEVI QUESTE PAROLE… dopo un’operazione di “terrorismo mediatico” – diranno che sono a rischio le pensioni di tutti – il popolino accetterà supinamente una bella “riforma”, ovvero un colpo di forbice a tutte le pensioni… (e pensare che il taglio, pur leggero, alle pensioni d’oro è stato dichiarato incostituzionale! A dichiararlo incostituzionale sono stati i giudici della Consulta, che andando in pensione con assegni da 30.000€ al mese, sono stati chiamati ad esprimersi, in pratica, sulle loro pensioni!)
Ieri 20 Marzo, l’ANSA ha pubblicato il seguente articolo:

Allarme Inps, ‘Ormai in situazione limite’ 

Non ci sono margini per tagli alla spesa e al personale senza incidere sui livelli di servizio (…) (Leggi l’articolo)(**)
- – - – -
I dati parlano chiaro: l’INPS è destinato alla bancarotta. L’accorpamento di Enpals e Inpdap (e dei debiti dei due enti) è risultato fatale per l’ente previdenziale nazionale.
Quando la Fornero ha accorpato Inpdap e Enpals all’INPS non poteva non sapere quali sarebbero stati gli effetti; ma doveva gestire il dissesto finanziario di Inpdap ed Enpals, e ha scelto la “via” più sbrigativa, mettendo in ginocchio anche l’INPS.
Dal 2012 a oggi i governanti hanno fatto finta di niente, come se non conoscessero la situazione dell’INPS, e anche oggi non sembrano intenzionati a fare qualcosa per risolvere i problemi. In pratica stanno aspettando che si arrivi a dover gestire una situazione di emergenza, quando l’ente sarà ben bene indebitato con le banche e il pagamento delle pensioni sarà a rischio.
Le banche in questo modo - oltre a lucrare sugli interessi - potranno depredare l’ente previdenziale dei propri beni: metteranno le mani sul patrimonio immobiliare dell’INPS esoprattutto, di quel 5% di quote della proprietà della Banca d’Italia che attualmentedetiene l’ente previdenziale di Stato.
La situazione di emergenza giustificherà il ricorso a “misure straordinarie e i nostri pensionati, dopo aver convissuto qualche giorno con la paura di non percepire l’assegno mensile che gli consente di mangiare, accetteranno senza fiatare una riduzione.
Il bilancio dell’INPS sarà risanato falcidiando le pensioni; saranno ridotte dell’importo necessario per far quadrare i conti. Taglieranno tutte le pensioni, con un criterio proporzionale, al massimo eviteranno tagli alle “pensioni minime”, ma già chi percepisce un migliaio di euro non se la caverà. Nel migliore dei casi la sforbiciata sarà del 10%, nel peggiore dei casi arriverà anche al 15% e auguriamoci che non vada peggio. E pensare che le mega pensioni non si possono tagliare: secondo la Consulta è incostituzionale…
Sperando vivamente di essere smentito dai fatti, vi invito a RICORDARE queste mie parole…


http://www.informarexresistere.fr/2014/03/21/inps-collasso-inevitabile-pensioni-tagliate-e-lucro-per-le-banche/

(*)

Mastropasqua: è stato fatto fuori perché scomodo?



A cura di nocensura.com

  
Ho smesso di credere alle coincidenze molto tempo fa... e il fatto che Mastropasqua sia stato "fatto fuori", nonostante tutto, mi "puzza"; non voglio difenderlo, figuriamoci. Noi dinocensura.com avevamo già segnalato la questione dei 25 incarichi 2 anni fa, quando i giornalisti ed i politici che oggi sembrano indignati non ne parlavano; mi auguro che la magistratura riesca a chiarire le vicende che lo riguardano emerse nei giorni scorsi, la truffa ai danni dello stato per 85 milioni di euro, gli illeciti dell'Ospedale israelitico da lui diretto, etc. anche se credo che -come solito quando le indagini riguardano personaggi di spicco dello scenario politico -finirà tutto in una "bolla di sapone", così come alcune questioni mi portano a pensare che non sia finito "sotto la lente" casualmente... vediamo perché.

Mastropasqua a livello dirigenziale sapeva il fatto suo; la sua gestione dei conti dell'INPS - fino a quando non ci ha messo le mani la Fornero, accorpando INPDAP e ENPALS, mandando in dissesto l'ente - non è stata delle peggiori; certamente avrebbe potuto fare di più, a livello diSPRECHI, e non solo, ma teniamo in considerazione il fatto che quelli che noi chiamiamo "sprechi" per la casta sono fonte di CLIENTELISMO, scambio di favori, business etc. e se avesse provato a mettere le mani su questo ambito, probabilmente lo avrebbero "fatto fuori" molto prima.

In un contesto come quello italiano, possiamo affermare che Mastropasqua all'INPS non ha lavorato male all'INPS. Questo non significa che vogliamo difenderlo, credo abbiate capito "il senso" del concetto che ho espresso. Inoltre, non ha mai dimostrato la "sudditanza" nei confronti del governo e dei "poteri forti" che hanno altri amministratori pubblici: più avanti vedremo perché.


A Mastropasqua dobbiamo riconoscere il merito di aver provato a fermare la Fornero circa la questione-esodatilui aveva avvisato il governo delle conseguenze che ci sarebbero state con la riforma, ma non è stato ascoltato, e anzi, la Fornero si ARRABBIO' CON LUI, "colpevole" di aver detto la VERITA' agli italiani: 

Vedi l'articolo: "Esodati, per l'Inps sono quasi 400 mila. Fornero deplora la diffusione di «dati parziali»" del 11/06/2012  http://www.corriere.it/economia/12_giugno_11/esodati-relazione-inps_9615dc1e-b3d1-11e1-a52e-4174479f1ca9.shtml (i dati non erano parziali, ma veritieri, come poi è emerso)

Mastropasqua alcuni anni fa rivelò il "segreto di pulcinella", ovvero quello che tutti i politici e amministratori pubblici sapevano bene, ma che nessuno aveva mai detto agli italiani, ovvero che I PRECARI SARANNO SENZA PENSIONE, suscitando un polverone: (vedi:
http://www.nocensura.com/2010/10/i-precari-saranno-senza-pensione.html

MA CIO' CHE MI FA SOSPETTARE CHE GLI SCANDALI CHE LO HANNO COINVOLTO NON SIANO CAUSALI, è IL FATTO CHE LA SIGNORA FORNERO - UN VERO E PROPRIO SOLDATO AL SERVIZIO DEI POTERI FORTI (VEDI: http://www.nocensura.com/2014/02/fornero-il-soldato-dei-poteri-forti.html) - AVEVA CERCATO DI FARLO FUORI:

LEGGETE QUESTO ARTICOLO, CHE RISALE AL 12/062012:  
Esodati, la Fornero:"L'Inps ci danneggia,vertici da sfiduciare"http://www.ilgiornale.it/news/interni/esodati-fornerolinps-ci-danneggiavertici-sfiduciare.html

(Gli articoli del "Corriere" e de "Il Giornale" sopracitati, vanno 'letti tra le righe', ovviamente)

Vogliamo credere che la Fornero volesse far fuori Mastropasqua perché egli non faceva bene il suo lavoro? Per antipatia personale? Perché la Fornero si preoccupa dei cittadini, o dell'ente previdenziale? MADDAI!
La Fornero, come ho scritto sopra, è un vero e proprio "SOLDATO DEI POTERI FORTI", pronta a mettere faccia e firma su provvedimenti come quello che ha prodotto 380.000 esodati, e che Mastropasqua ha cercato di evitare. 

Il fatto che Mario Monti l'abbia scelta come Ministro (sappiamo bene a quali poteri è legato, ovvero "chi lo manovra" e quali fossero i suoi obiettivi in qualità di premier: qui trovate link utili per approfondire: http://www.nocensura.com/2013/05/una-raccolta-di-articoli-per-capire-le.html) LA DICE MOLTO LUNGA, e chi è bene informato ha già capito cosa intendo dire.

OLTRETUTTO, IL GOVERNO VOLEVA METTERE PROPRIO LA FORNERO ALLA GUIDA DELL'INPS !!! E anche questo la dice moooolto lunga...

Io credo che Mastropasqua sia stato "fatto fuori" perché vogliono mettere al suo posto qualcuno ritenuto "di maggiore fiducia" dai poteri forti; qualcuno che - come la Fornero, proposta per la sua successione - OBBEDISCA senza battere ciglio agli ordini impartiti, anche quando questi provocano ECATOMBE SOCIALI come gli esodati.

A proposito: a Mastropasqua dobbiamo dare atto anche di aver combattuto attivamente, per la prima volta nella storia d'Italia, contro il fenomeno dei "falsi invalidi": negli anni della sua gestione ne sono stati smascherati alcune DECINE DI MIGLIAIA.

"Falsi invalidi doc? finalmente l'INPS dà i numeri"

http://informa.comune.bologna.it/iperbole/sportellosociale/notizie/2731/50364 (articolo ricco di approfondimenti

"Falsi invalidi Il bilancio del 2012"http://www.ilgiornale.it/news/interni/falsi-invalidi-bilancio-2012-828294.html

TENETE PRESENTE che il fenomeno dei "falsi invalidi" non è dovuto semplicemente, come possiamo pensare, a "cittadini-truffatori che si fingono invalidi"; figuriamoci se con le tecnologie odierne qualcuno può fingersi cieco facilmente... maddai! La questione è più complessa, tra medici compiacenti e la rete clientelare di alcuni politici; dietro alla concessione di assegni di invalidità fraudolenti c'è un giro di mazzette e mafia che non possiamo nemmeno immaginare... per questo, aver contrastato questo fenomeno, non è "cosa da poco" come possiamo pensare. Un amministratore che si impegna su questo fronte, si crea molti nemici...

Tanto dovevo, per onor del vero


Staff nocensura.com

http://www.nocensura.com/2014/02/mastropasqua-e-stato-fatto-fuori-perche.html

(**)

Allarme Inps, 'Ormai in situazione limite'

Non ci sono margini per tagli alla spesa e al personale senza incidere sui livelli di servizio


 Vittorio Conti

L'Inps è ad una "situazione limite" nella quale non ci sono "ulteriori margini" per tagli alla spesa e al personale "senza incidere sui livelli di servizio per la cittadinanza". E' quanto si legge nel documento consegnato dal commissario straordinario Vittorio Conti alla commissione parlamentare di controllo sugli enti previdenziali.

E' necessario "portare a compimento la riforma della governance dell'Istituto che, attraverso la chiara definizione dei ruoli di indirizzo, gestione e controllo, possa assicurare corretta rappresentanza degli stakeholder, rapidità nelle scelte gestionali ed efficaci meccanismi di trasparenza e controllo". Afferma il commissario straordinario.

"Il raggiungimento degli ambiziosi risultati attesi nel contesto delineato, nonostante l'attuazione delle azioni di sviluppo, porta, tuttavia, l'Istituto", che da gennaio 2012 ha incorporato Inpdap ed Enpals, "ad una situazione limite nella quale non sarebbe più possibile sfruttare ulteriori margini di efficientamento senza incidere sui livelli di servizio per la cittadinanza", si legge nel testo. L'attuazione delle norme sulla spending review, previste a partire dal 2012, "e quindi il conseguimento di obiettivi di riduzione delle spese di funzionamento pari a 515,7 milioni di euro strutturali da riversare annualmente in entrata al bilancio dello Stato, unita alle norme sulla contrazione del personale dell'Inps, che prevedono la riduzione del 20% degli uffici dirigenziali, di livello generale e non, e del 10% della spesa complessiva relativa al numero dei posti in organico del personale non dirigenziale, configurano uno scenario gestionale nel prossimo triennio, dove", elenca Conti nel documento, "è sostanzialmente raggiunto il limite massimo di produttività pro-capite media mensile del personale, calcolato come rapporto tra i livelli di produzione attesi (come rappresentativa della domanda di servizi) e il personale in forza; esiste una oggettiva difficoltà a tendere nel mantenimento della qualità dei servizi erogati ai cittadini connessa soprattutto all'aumento delle giacenze e al prolungamento dei tempi di risposta; si avverte l'esigenza di monitorare costantemente il rischio reputazionale derivante dalla crescita costante delle attività in funzione dei crescenti bisogni e la consapevolezza che si dovrà, in funzione di quest'ultimo, agire secondo precise priorità gestionali".


http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/economia/2014/03/20/Allarme-Inps-Ormai-situazione-limite-_10263530.html

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