domenica 29 settembre 2013

Una banca del tempo on line: timerepublik

In un periodo di crisi mondiale come quello che stiamo attraversando, ogni giorno si fa spazio in tutto il globo il desiderio di un ritorno alle origini, un abbandono della complessità dell’economia e della vita moderna, per tornare alla semplicità dei “bei vecchi tempi”.
Uno degli aspetti evidenti di questa corrente di pensiero è il ritorno, in alcuni paesi, a forme di scambio basilare come il baratto: tu dai qualcosa che interessa a me, io do qualcosa che interessa a te.
Ma parlando di scambi, forse non tutti sanno che, già da molto tempo, ci sono anche altri modi per scambiare qualcosa senza ricorrere al denaro. Uno di questi meccanismi alternativi è quello che sta alla base delle banche del tempo, organizzazioni che usano come moneta di scambio unità temporali (generalmente ore) al posto di euro o dollari. Detta così può sembrare un’idea un po’ fuori di testa, ma in realtà è un concetto molto semplice. Per esempio: “Io porto a spasso il tuo cane per mezz’ora e tu mi ripagherai facendo un favore a me di pari durata”. In tutto questo, il ruolo della banca del tempo consiste neltenere conto dei crediti (e dei debiti) di ore di ogni iscritto, al fine di assicurare uno scambio continuo ed equo tra i soci. Inoltre, in questa organizzazione, ogni membro gode di uguale importanza: che ci siano laureati o non laureati, nobili o cittadini, le ore di ogni persona valgono quanto quelle di chiunque altro “correntista” della banca del tempo. Di queste associazioni ne stanno nascendo a bizzeffe in giro per il mondo, ma qualcuno poco fuori i confini del nostro paese ha avuto un’idea parecchio originale che le riguarda.
TIMEREPUBLIK, una società di diritto svizzero (SA), fondata il 6 aprile 2012 a Lugano, ha creato una piattaforma di social time-banking; un portale web che permette agli utenti di scambiarsi servizi sfruttando come moneta non il denaro, ma il tempo. www.timerepublik.com, ideato dai ticinesi Karim Varini e Gabriele Donati, ma sviluppato dagli italiani Davide Barison, Enrico Pilotto e Stefano Ceschi Berrini sfrutta, dunque, gli stessi meccanismi delle banche del tempo, permettendo ad ogni utente di aiutare un altro membro della community, senza dover necessariamente ricevere un servizio in cambio. Semplicemente, l’utente che presta le sue abilità ad un altro riceverà da questo delle unità temporali, che andranno ad accumularsi nel suo “portafoglio del tempo”. In pratica:
“Posso offrire la mia abilità di giardiniere ad un utente che, invece, è abile nella riparazione di automobili. A me, però, non serve un meccanico, bensì un tecnico informatico, quindi ricevo le unità temporali dalla persona che ho aiutato e le spendo per chiedere aiuto ad un utente esperto in computer. Quest’ultimo, potrà utilizzare le unità che ha ricevuto da me per chiedere, a sua volta, un servizio da un altro utente: chissà, magari per farsi aiutare a scrivere una poesia!”

Inoltre, proprio come una normale banca del tempo, il valore di un’ora è sempre uguale per tutti. Questo porta alla creazione di una economia della condivisione, innovativa e realmente meritocratica, che permette ai membri della community di esser valutati sulle attività con cui essi ritengono di valorizzare davvero di più il proprio tempo. E visto che ogni servizio, non importa quale, genera sempre lo stesso ritorno di ore spese, ogni utente è incoraggiato a fare ciò che davvero lo appaga maggiormente e che sa fare meglio, piuttosto che svolgere un lavoro che generi soltanto un ritorno maggiore.
Per accedere alle funzioni di TIMEREPUBLIK basta semplicemente creare un account, oppure effettuare l’accesso con il proprio account di Facebook. Inizialmente, oltre ai dati personali, la piattaforma richiederà di selezionare alcuni talenti da una serie di categorie; questi talenti rappresentano delle skills e/o delle passioni che ogni utente possiede, e determinano il tipo di richieste che ci si può aspettare di ricevere dagli altri membri della community.
Ricevendo richieste e completandole con successo si ricevono dalle controparti dei feedback e delle valutazioni che permettono di dare forma all’attività online di ogni utente. Completare più servizi in un certo talento permette di guadagnare una reputazione più solida, che si tramuta in maggiore rilievo dell’utente tra le persone che hanno le stesse competenze; ciò comporta un maggior numero di richieste che, una volta completate, aumenteranno il budget di ore del portafoglio.
TIMEREPUBLIK, insomma, è una community che stimola una partecipazione attiva sul portale, oltre ad essere in costante crescita: ad oggi sono quasi cinquemila gli utenti che hanno deciso di sperimentare la versione beta del portale. Ed è di qualche giorno fa la release della versione 2.0 di TIMEREPUBLIK che, grazie alla fiducia e ai feedback degli iscritti, introduce una serie di migliorie nell’interfaccia e nelle funzionalità del sito web.
L’upgrade ha interessato il sistema di messaggistica istantanea, fondamentale per stringere gli accordi con gli altri utenti, ha introdotto una toolbar per accedere rapidamente ad ogni funzione, ed ha rinnovato interfaccia utente rendendola adesso disponibile anche in italiano, quindi perfettamente usufruibile anche dai non anglofoni. TIMEREPUBLIK rappresenta un ottimo progetto per lo sviluppo di una economia e di una cultura dello scambio svincolata dal semplice interesse di guadagno, promuovendo una più solida e prolifica collaborazione tra i cittadini per risolvere quei piccoli problemi di ogni giorno che spesso costano troppo per le tasche di molti italiani.
Infine, TIMEREPUBLIK potrebbe essere anche un buon mezzo per combattere la solitudine di molti anziani, magari aiutandoli a farci riscoprire antiche pratiche e competenze che oggi molti di noi non ricordano più.

Autore

Gaetano Saccà










http://www.agoravox.it/Una-banca-del-tempo-on-line.html 

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