sabato 21 settembre 2013

Riva: azienda chiedera' a gip sblocco fondi

Ferrante: '"Cig prematura,fare presto per stipendi ottobre"


 Zanonato all'ingresso del ministero dello Sviluppo economico (archivio)

  Lo striscione degli operai della Riva esposto in occasione del match di Serie A tra Verona e Sassuolo allo stadio Bentegodi di Verona (archivio)

Il gruppo Riva "chiederà al gip di poter disporre delle somme sequestrate per poter riavviare l'attività produttiva". Lo ha annunciato il ministro dello Sviluppo, Flavio Zanonato, al termine dell'incontro con i Riva e il custode giudiziario. Per la norma ad hoc da portare in Cdm, ha aggiunto, "potremmo prenderci un po' di tempo".
Uscendo dal ministero dove ha incontrato il ministro del Lavoro Enrico Giovannini, il rappresentante della famiglia Riva Bruno Ferrante, l'amministratore unico di Riva Acciaio Cesare Riva e il custode giudiziario dei beni Mario Tagarelli, Zanonato ha detto: "Stiamo cercando un percorso che risolva il problema, c'è la volontà di farlo in tempi rapidissimi". Per questo, ha spiegato, "l'azienda sta già scrivendo al gip per vedere se è possibile sbloccare i fondi, che invece finirebbero nel Fondo unico di giustizia, all'interno della norma attuale", cioè l'articolo 104 bis delle norme di attuazione del Codice di Procedura penale. Quanto alla istituzione di un articolo 104 ter, di cui aveva parlato lo stesso Zanonato in audizione alla Camera, il ministro ha detto: "Sicuramente la faremo, ma potremmo prenderci un po' di tempo".
Nell'incontro sulle acciaierie Riva "il tema della cig non è stato posto, perché ritenuto prematuro e prima vengono valutate altre strade". Lo ha detto il rappresentante dei Riva Bruno Ferrante, aggiungendo che i lavoratori "hanno ricevuto lo stipendio di agosto, ma abbiamo fretta di ripartire per poter pagare gli stipendi di settembre il 10 ottobre".L'incontro "é stato molto positivo e costruttivo" e "immediatamente chiederemo chiarimenti sul perimetro dei beni sequestrati e quali possiamo utilizzare". "Abbiamo esaminato - ha proseguito Ferrante uscendo dal ministero dello Sviluppo economico, dove si è svolto l'incontro - tutti i problemi conseguenti al sequestro: è stato utilissimo per evidenziare il problema con l'obiettivo di riprendere al più presto l'attività". I Riva chiederanno all'autorità giudiziaria anche di "utilizzare le linee di credito per farci ripartire, dobbiamo fare presto". E comunque, ha concluso, "tutta questa discussione rende evidente come la decisione di chiudere gli stabilimenti non fosse una ritorsione ma un passaggio obbligato".
Ilva: Ue; pronta apertura procedura infrazione - L'Italia rischia che la Commissione Ue apra una procedura d'infrazione nei suoi confronti per non aver obbligato l'Ilva a rispettare le norme europee sulla salvaguardia dell'ambiente. La decisione potrebbe essere presa mercoledi' prossimo, ma contatti sono in corso tra Roma e Bruxelles per evitare che ciò avvenga.
(ANSA)

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