sabato 1 dicembre 2012

GB: INCINTA A 63 ANNI, FUTURA MAMMA TRA GIOIE E POLEMICHE


LONDRA - Ha già 63 anni e due figli adulti, ma per donare un figlio al secondo marito ha deciso di sfidare convenzioni sociali e leggi della natura, sottoponendosi ad un trattamento di inseminazione artificiale per mano dell'italiano Severino Antinori. Patricia Rashbrook, una psicologa dell'infanzia di Lewes, nel Sussex, è ora incinta di 7 mesi e si appresta a diventare la partoriente più anziana di tutto il Regno Unito.

Lei ed il secondo marito, John Farrant, sono stati fotografati oggi di fronte alla loro abitazione ed hanno rilasciato una dichiarazione congiunta. "Siamo molto felici di questa gravidanza, nonostante i suoi aspetti controversi. Vogliamo che sappiate che non è stata una decisione presa alla leggera o senza coraggio. Abbiamo preso in considerazione molto seriamente come potremo provvedere al benessere fisico, sociale e materiale di questo bambino, sia oggi che in futuro", hanno detto. In una precedente intervista esclusiva al tabloid The Sun, il 61enne marito della donna aveva dichiarato di aspettare con grande eccitazione la nascita del piccolo, ma che, data l'età, i timori restano molti.

"Voleva suggellare il suo amore per John con un bambino. Ora il suo desiderio diventerà realtà. Sarà una madre eccellente nonostante l'età. Sta persino pensando di tornare al lavoro dopo il parto. Ha 63 anni, ma possiede l'energia di una donna 20 anni più giovane", ha dichiarato una fonte vicina alla Rashbrook. Il tabloid inglese non specifica dove esattamente la terapia avrebbe avuto luogo, ma il ginecologo italiano, celebre per i suoi trattamenti su donne al di sopra dei 50 anni, ha precisato che "il trattamento di inseminazione è avvenuto lo scorso ottobre in un paese dell'ex Unione Sovietica: ho raggiunto la paziente in quel paese, presso una clinica con cui collaboro - ha detto Antinori - e lì la donna, che negli anni precedenti era stata da me visitata, si è sottoposta al trattamento".

Tutto, ha sottolineato il ginecologo ricordando che in Italia la legge 40 "vieta questo tipo di trattamenti superato il periodo della menopausa, è quindi avvenuto legalmente". La decisione della donna di avere un bambino nonostante l'età avanzata è stata definita "egoista" dalle organizzazioni per il 'diritto alla vita'.
"E' molto difficile per un bambino avere una madre che ha la stessa età di una nonna. Questa situazione è il prodotto di una società consumista che non riesce a realizzare che un bambino non è un prodotto. E' egoista e non capisce che a volte la rinuncia è il segno d'amore più profondo", ha dichiarato Josephine Quintavalle dell'organizzazione Comment on Reproductive Ethics.

In Gran Bretagna non esiste un limite legale dell'età in cui una donna può sottoporsi all'inseminazione artificiale e la decisione viene presa a seconda dei casi dai medici, tenendo conto dello stato di salute della coppia e della loro capacità di provvedere ai bisogni del bambino. Proprio per questi motivi, la maggioranza dei medici britannici specializzati in fecondazione artificiale si rifiutano di sottoporre al trattamento donne di età superiore ai 45 anni. Allan Pacey, direttore della British Fertility Society, ha fatto i suoi migliori auguri alla coppia, ma ha sottolineato: "Sicuramente si sarà sottoposta ad una cura di ormoni in modo da permettere al suo corpo di reagire nella maniera giusta. Finché non ci sono problemi con l'utero, la gravidanza dovrebbe andare bene.
Tuttavia ci sono una serie di rischi associati alle gravidanze in tarda età: sono più esposte alla pressione alta, al diabete e ai problemi alla placenta e più di altre possono finire con l'avere un parto cesareo".

(ANSA)

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