Balotelli sulla copertina del Time
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ROMA - Mario Balotelli finisce sulla copertina del Time: il mese di dicembre è suo. «Il senso di Mario», è il titolo del servizio dedicato all'attaccante del City e della Nazionale italiana che in un'intervista a tutto campo racconta dei suoi segreti di calciatore, della sua infanzia, di suo figlio e di Raffaella Fico.
Raffaella e il figlio. Su quest'ultimo punto SuperMario ha le idee chiare: «Mio figlio avrà bisogno di una mamma capace di dire di no, perché io lo amerò così tanto che forse non sarò in grado di dirglielo. Un bambino abbandonato non dimentica».
Multiculturalismo. Una riflessione anche sul nostro Paese: «Spero di aiutare l'Italia ad essere un Paese moderno come l'Inghilterra e l'America». Obama? ««È stato bello vedere un uomo di colore a capo della prima superpotenza mondiale. Spero di incontrarlo». Razzismo e multiculturalismo: «Il razzismo è cominciato soltanto quando ho iniziato a giocare a pallone. Quando non ero famoso avevo tanti amici».
Il calcio. «Non voglio essere un modello - dice Balotelli -, voglio solo giocare al calcio». Infine un accenno a come ci si deve comportare sul dischetto del rigore: «E’ un gioco psicologico fra me e il portiere. Io so come controllare il mio cervello. E quando il portiere si muove prima di me, significa che ha perso».
Multiculturalismo. Una riflessione anche sul nostro Paese: «Spero di aiutare l'Italia ad essere un Paese moderno come l'Inghilterra e l'America». Obama? ««È stato bello vedere un uomo di colore a capo della prima superpotenza mondiale. Spero di incontrarlo». Razzismo e multiculturalismo: «Il razzismo è cominciato soltanto quando ho iniziato a giocare a pallone. Quando non ero famoso avevo tanti amici».
Il calcio. «Non voglio essere un modello - dice Balotelli -, voglio solo giocare al calcio». Infine un accenno a come ci si deve comportare sul dischetto del rigore: «E’ un gioco psicologico fra me e il portiere. Io so come controllare il mio cervello. E quando il portiere si muove prima di me, significa che ha perso».
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