giovedì 18 ottobre 2012

Oceana, biodiversita' Mediterraneo a rischio


Allarme lanciato da Ong Oceana per difendere alcune specie protette al largo delle Canarie

Plesionika narval - gambero parapandalo Plesionika narval - gambero parapandalo
 
Chaunax pictus
 
Echinus esculentus – riccio di mare
 
Sabella spallanzanii – spirografo
 
Sabella spallanzanii – spirografo
 
Cotylorhiza tuberculata – Cassiopea mediterranea 
 
Cotylorhiza tuberculata – Cassiopea mediterranea
 
Cotylorhiza tuberculata – Cassiopea mediterranea
 
Cotylorhiza tuberculata – Cassiopea mediterranea
 
ROMA - L'Europa e' ancora molto indietro nell'assicurare la protezione di una porzione sufficiente del Mediterraneo. Lo afferma l'Ong Oceana a margine del meeting della Convenzione Onu sulla Biodiversita' in corso a Hyderabad, in India. Durante il congresso sono stati verificati gli 'obiettivi di Aichi', decisi nell'edizione 2010 del meeting nella citta' giapponese, che proponevano la protezione di almeno il 10% delle aree marine e costiere mondiali entro il 2020. Secondo i dati presentati finora solo l'1,6% della superficie e' sottoposto a vincoli. Le spedizioni della Ong hanno svelato dei veri e propri tesori di biodiversita' in diverse zone del Mediterraneo, tra cui le isole di Majorca e Minorca in Spagna e le montagne sottomarine di Aceste e Enareta nel mar Tirreno: ''La protezione degli oceani mondiali, in particolare delle gia' danneggiate aree del Mediterraneo, richiedono progressi urgenti - spiega Pilar Marin, uno degli scienziati dell'organizzazione - per questa ragione stiamo lavorando a MedNet, un network di aree marine protette nel Mediterraneo che segua le direttive dettate dalla Convenzione''. (ANSA) 
 
 
 
 
 
 
 

 

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