giovedì 18 ottobre 2012

Napoli, genitori di Pasquale Romano a Cancellieri: “fermi la strage”


NAPOLI – Sono Giuseppe e Rita, madre e padre di Pasquale Romano, 30enne ucciso in un agguato di camorra con 14 colpi di arma da fuoco, mentre era a bordo della sua auto vicino al quartiere Scampia, ad appellarsi al ministro degli Interni, Annamaria Cancellieri (sopra: immagini dell’omicidio del 30enne Pasquale Romano a Scampia, 16 ottobre 2012).
I genitori del giovane che sognava una vita e un futuro, che aveva fatto progetti insieme alla sua ragazza, ucciso per un assurdo scambio di persona nel quartiere in mano alla criminalità organizzata, implorano il ministro: “fermi la strage dei figli di Napoli”.

“Nostro figlio era una persona normale, sognava un futuro, una casa e una famiglia da costruire con le proprie forze. Invece la sua vita gli è stata strappata sulla via pubblica”.
“Ucciso al confine con Scampia, un quartiere che non appartiene più a noi, ma a chi di fatto ha in mano la vita di tutti e decide ogni giorno chi deve vivere e chi deve morire. Un quartiere che non appartiene più al nostro Stato, ma che è irrimediabilmente perduto.”
“Signor ministro, Le chiediamo perchè in questo posto maledetto, si continua ad uccidere e a uccidere ancora innocenti, che muoiono perché escono di casa, vanno a prendere i figli a scuola, tornano dalla spesa o si affacciano dal balcone”. “Le chiediamo giustizia”, scrivono Giuseppe e Rita. “Le chiediamo ancora di provvedere affinché tutto questo non abbia a ripetersi mai più”.
“Assassini, fermatevi”, sono state le parole del cardinal Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli. “Pregherò per i genitori di Pasquale e il suo sacrificio non sarà vano, ma ai criminali dico, questo cammino nel buio in cui vi state indirizzando, porta solo distruzione e morte”. “Fermatevi per il vostro bene, per il bene delle vostre famiglie”.
“Se lo stato non interviene è complice della mafia, ve lo dico con il cuore”, dicono, “basta!”, “lo Stato deve intervenire, chi ha la possibilità dall’alto e non interviene è complice della camorra”.
Si svolgerà stasera alle 19.30 in Piazzetta Marianella a Napoli il presidio in memoria di Pasquale Romano, organizzata dai rappresentanti delle associazioni studentesche dell’Università di Napoli Federico II. “Ancora una volta”, dicono, “una vittima innocente della camorra. Dicono sia stato un errore, ma non si può morire per errore. Non si può uscire di casa ed essere colpiti da una raffica di proiettili”.

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