giovedì 18 ottobre 2012

Grillo ha paura di Renzi. E lo insulta: “Soffre di invidia penis”

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grillo 500x335 Grillo ha paura di Renzi. E lo insulta: Soffre di invidia penisSolletica il pubblico, fallo ridere: più lo farai ridere e più ci guadagnerai. Informa il pubblico e non sarai mai ricco: vivrai come un mendicante e morirai in un fosso“. Questa filastrocca inglese, nota nel mondo giornalistico anglosassone, Beppe Grillo ce l’ha ben presente. Ed è in quest’ottica che va letto un attacco frutto solo della paura, sferrato dal comico genovese nei confronti del sindaco di Firenze – candidato alle primarie del Partito democratico - Matteo Renzi. Un attacco in piena regola, basato su una fantomatica diagnosi che ridicolizza l’avversario e chiama in causa non i programmi elettorali ma - e siamo ormai prossimi alle elezioni - il pisello.
Secondo il comico genovese, infatti, ”Renzi soffre di invidia penis. Sente profondamente la mancanza di un programma elettorale del Pdmenoelle di egual valore a quello del Movimento 5 Stelle. Per questo si considera intimamente inferiore. Questa situazione lo manda in bestia. Vorrebbe essere come il Movimento 5 Stelle, ma deve accontentarsi di essere del pdmenoelle. Un trauma [...] La sua invidia penis – prosegue il comico ormai sceso in politica ma che s’improvvisa anche psicoterapeuta – è il motivo principale di un certo numero di reazioni, caratteristiche di un disagio non più comprimibile che lo porta, inconsapevolmente, a fare propaganda per il M5S”.
La verità è che dietro questo attacco, ben lontano da qualsiasi confronto politico, il comico vede un Renzi che avanza a grandi falcate con un programma per molti aspetti simile alle tematiche cavalcate dal “Beppe” genovese. E a differenza del Grillo, Renzi è stato eletto dal popolo. Non è stato un nominato ma un eletto dal basso, quella stessa base cui parla il comico dai palchi di mezza Italia. Per questo Renzi va attaccato, sminuito con metafore come la fantomatica “invidia penis”, e ridotto al rango di un pischelletto che sguarda di sottecchi gli organi genitali altrui. Ed è qui che – come si dice a Roma – casca l’asino: Beppe Grillo – che gode comunque di percentuali del tutto rispettabili nei sondaggi - ha paura. E invece di rispondere per le rime – fece lo stesso con Favia (e non solo) sminuendone curriculum e carriera politica – punta a rendere ridicolo l’avversario. Ma gli elettori, che stupidi non sono, potrebbero non gradire questo tergiversare comichesco.
Sul suo blog Grillo continua ad attaccare Renzi ma non entra mai nel merito. Non spiega le differenze tra il programma del M5Stelle e quello del sindaco di Firenze. Punta dritto ai fondi, ai finanziamenti della campagna elettorale (e la sua? Quella del Movimento 5 Stelle chi la paga?) e gli dà dell’ “ebetino inconsapevole“. “Il M5S non vuole alcun rimborso elettorale. Lo ha già dimostrato con i fatti e i probabili 100 milioni di euro che gli spetterebbero dopo le politiche li lascerà allo Stato. Renzi vuol fare altrettanto con i soldi che si intascherà il pdmenoelle? Chi pagherà la campagna elettorale, le feste di partito e le convesci’on? Renzi è un ebetino inconsapevole, il compagno di banco che ti copia il compito ma non sa spiegarlo alla maestra, un succhiaruote della politica, un sindaco a zonzo, un aspirante dalemino, un vuoto con il buco intorno. Però è gggiovane e tanto a modino. Se si comporta bene valuterò la sua iscrizione al M5S come attivista. Si sentirà meglio, si sentirà a casa con un vero programma che farà scendere il pdmenoelle al 2%. Tra una brutta copia e l’originale, sempre meglio l’originale”.

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