domenica 13 maggio 2012

Sottopasso via di Ripetta i residenti bocciano il progetto

Museo dell'Ara Pacis
Museo dell'Ara Pacis
Il coordinamento residenti della città storica chiede al Comune di prendere una posizione chiara sulla realizzazione del sottopasso del Lungotevere Augusta ed del collegato parcheggio sotterraneo di Ripetta. E lo diffida a concludere il procedimento avviato quando è stata indetta la gara «con un provvedimento che contenga le determinazioni dell’amministrazione e le motivazioni delle decisioni». Se il Campidoglio non dovesse esprimersi con un atto formale, c’è il rischio – avverte il coordinamento – che si arrivi «all’aggiudicazione definitiva della gara grazie al silenzio assenso». Non si capisce perché, denunciano i residente del centro storico, il Comune ritardi la chiusura del procedimento nonostante siano da tempo terminati i lavori della conferenza di servizi che avevano di fatto «bocciato» l’opera. A febbraio dello scorso anno il Comune aveva indetto una gara per la progettazione e realizzazione del sottopasso e del parcheggio. Vincitore era risultato il Gruppo Todini. Ma il verbale della conferenza di servizi riportava una serie di pareri, prescrizioni e richieste di modifiche al progetto di una tale entità ed importanza da stravolgerlo completamente e da renderlo di fatto irrealizzabile. Tuttavia, aggiunge il coordinamento, nessun parere espressamente negativo e contrario alla realizzazione del sottopasso e del parcheggio è stato espresso dagli uffici che hanno partecipato alla conferenza di servizi. «Del resto lo stesso Assessore all’Urbanistica Corsini ha pubblicamente dichiarato di credere alla possibilità che il sottopasso venga realizzato». Il rischio – è la preoccupazione del coordinamento – consiste nel fatto che in mancanza di un provvedimento del Comune che chiuda il procedimento della gara e dichiari di rinunciare al progetto, possa scattare con un meccanismo equivalente al silenzio-assenso l’aggiudicazione definitiva della concessione dei lavori a favore della Todini, così come prevede l’articolo 12 del «Codice degli appalti pubblici». Infatti, l’aggiudicazione definitiva deve avvenire entro i trenta giorni da quella provvisoria, termine che si è interrotto per i lavori della conferenza dei servizi. Senza un parere definitivo, c’è la possibilità per la Todini di chiedere al Comune un notevolissimo risarcimento danni (almeno 25 milioni di Euro) nel caso il progetto non venisse realizzato.
«L’inerzia degli uffici comunali, che ingiustificatamente ritardano la chiusura del procedimento di gara senza adottare un provvedimento di rinuncia al progetto, potrebbe causare un ingente danno erariale per le già provate casse comunali», scrivono i residenti. «Per questo motivo e per spingere il Comune a fare chiarezza sulle sue reali intenzioni, il coordinamento ha inoltrato una formale diffida agli uffici comunali affinché provvedano ad emettere il provvedimento di chiusura definitiva della gara e di rinuncia al progetto» Inoltre, con un esposto verrà chiesto l’intervento della Sezione di controllo della Corte dei Conti e dell’Autorità Vigilanza Contratti Pubblici). Infatti per il progetto del sottopasso e del collegato parcheggio interrato, non è mai stato svolto uno studio di fattibilità completo ed approfondito per verificare la concreta realizzabilità dell’opera. Tutte le problematiche e criticità emerse in sede di conferenza di servizi avrebbero potuto essere rilevate prima di dare corso alla gara per la concessione dell’appalto, e sarebbe così emersa l’impossibilità di procedere ai lavori.

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