Museo dell'Ara Pacis
Il coordinamento residenti della città storica chiede al Comune di
prendere una posizione chiara sulla realizzazione del sottopasso del
Lungotevere Augusta ed del collegato parcheggio sotterraneo di Ripetta. E
lo diffida a concludere il procedimento avviato quando è stata indetta
la gara «con un provvedimento che contenga le determinazioni
dell’amministrazione e le motivazioni delle decisioni». Se il
Campidoglio non dovesse esprimersi con un atto formale, c’è il rischio –
avverte il coordinamento – che si arrivi «all’aggiudicazione definitiva
della gara grazie al silenzio assenso». Non si capisce perché,
denunciano i residente del centro storico, il Comune ritardi la chiusura
del procedimento nonostante siano da tempo terminati i lavori della
conferenza di servizi che avevano di fatto «bocciato» l’opera. A
febbraio dello scorso anno il Comune aveva indetto una gara per la
progettazione e realizzazione del sottopasso e del parcheggio. Vincitore
era risultato il Gruppo Todini.
Ma il verbale della conferenza di servizi riportava una serie di
pareri, prescrizioni e richieste di modifiche al progetto di una tale
entità ed importanza da stravolgerlo completamente e da renderlo di
fatto irrealizzabile. Tuttavia, aggiunge il coordinamento, nessun parere
espressamente negativo e contrario alla realizzazione del sottopasso e
del parcheggio è stato espresso dagli uffici che hanno partecipato alla
conferenza di servizi. «Del resto lo stesso Assessore all’Urbanistica
Corsini ha pubblicamente dichiarato di credere alla possibilità che il
sottopasso venga realizzato». Il rischio – è la preoccupazione del
coordinamento – consiste nel fatto che in mancanza di un provvedimento
del Comune che chiuda il procedimento della gara e dichiari di
rinunciare al progetto, possa scattare con un meccanismo equivalente al
silenzio-assenso l’aggiudicazione definitiva della concessione dei
lavori a favore della Todini, così come prevede l’articolo 12 del
«Codice degli appalti pubblici». Infatti, l’aggiudicazione definitiva
deve avvenire entro i trenta giorni da quella provvisoria, termine che
si è interrotto per i lavori della conferenza dei servizi. Senza un
parere definitivo, c’è la possibilità per la Todini di chiedere al
Comune un notevolissimo risarcimento danni (almeno 25 milioni di Euro)
nel caso il progetto non venisse realizzato.
«L’inerzia degli uffici comunali, che ingiustificatamente ritardano
la chiusura del procedimento di gara senza adottare un provvedimento di
rinuncia al progetto, potrebbe causare un ingente danno erariale per le
già provate casse comunali», scrivono i residenti. «Per questo motivo e
per spingere il Comune a fare chiarezza sulle sue reali intenzioni, il
coordinamento ha inoltrato una formale diffida agli uffici comunali
affinché provvedano ad emettere il provvedimento di chiusura definitiva
della gara e di rinuncia al progetto» Inoltre, con un esposto verrà
chiesto l’intervento della Sezione di controllo della Corte dei Conti e
dell’Autorità Vigilanza Contratti Pubblici). Infatti per il progetto del
sottopasso e del collegato parcheggio interrato, non è mai stato svolto
uno studio di fattibilità completo ed approfondito per verificare la
concreta realizzabilità dell’opera. Tutte le problematiche e criticità
emerse in sede di conferenza di servizi avrebbero potuto essere rilevate
prima di dare corso alla gara per la concessione dell’appalto, e
sarebbe così emersa l’impossibilità di procedere ai lavori.
http://www.okroma.it/notizie-roma/cronaca-roma/sottopasso-via-di-ripetta-i-residenti-bocciano-il-progetto.html
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