Contro la vivisezione e a favore della chiusura di Green Hill: con
queste motivazioni migliaia di animalisti e cittadini hanno manifestato
oggi in una settantina di città (di cui 35 all’estero): da Milano a
Brescia, da Roma a Genova.
«Green Hill assassini e torturatori», «Nessuna pace per gli aguzzini»,
«Basta vivisezione, è ora di agire per la liberazione»: sono alcuni
degli slogan scanditi dai manifestanti nella Giornata mondiale contro la
vivisezione e contro Green Hill, allevamento di cani beagle per la
sperimentazione che si trova nel Bresciano, a Montichiari. Centinaia di
persone, tantissime con i loro cani al seguito, hanno riempito strade e
piazze – nella Capitale appuntamento al Pantheon dove hanno poi
manifestato anche i curdi contro la visita del presidente turco – gli
attivisti hanno distribuito volantini ai passanti e raccolto firme per
chiedere la chiusura dell’allevamento. «I cani di Green Hill devono
essere liberi», ha ribadito a Milano Michela Vittoria Brambilla.
Circondata da cinque cuccioli di beagle, al parco di via Palestro, l’ex
ministro ha voluto dimostrare che questi «non sono prodotti, come li
chiamano i dirigenti della Green Hill, o cavie da laboratorio, secondo
me sono dei cagnolini», cioè «esseri che hanno diritto a una famiglia,
alla pappa e a un divano».
Tanti i bambini che si sono fermati a giocare con loro, mentre Brambilla
ha fatto un triplo appello: direttamente alla Green Hill «perché torni
oltreoceano, visto che l’Italia ha dimostrato di non volerla»; a tutti
gli italiani per spiegare loro che appunto non si tratta di prodotti; e
ai senatori che, in commissione Politiche comunitarie, dovranno
esaminare un provvedimento che recepisce una direttiva europea e che
all’articolo 14 prevede il divieto di allevamento di cani, gatti e
primati per la sperimentazione e la vivisezione.
http://www.romadailynews.it/2012/05/il-messaggero-cronaca-di-roma-in-piazza-per-i-beagle-contro-green-hill/68421
Nessun commento:
Posta un commento