lunedì 10 giugno 2024

Arkady Migdal

 


Landau organizzava seminari che avevano lo scopo di tenere aggiornati i suoi studenti nei diversi settori della fisica teorica e sperimentale. Tra i partecipanti vi erano due personaggi d’eccezione, che non erano suoi studenti: Vitaly Ginzburg e Arkady Migdal.


Tipicamente il seminario iniziava a un orario che spaccava il minuto ma qualche volta Landau diceva: “Aspettiamo. Questi sono i cinque minuti di Migdal”. Una volta, nel bel mezzo di un seminario, la porta dell’auditorium si spalancò e una persona, con un elmetto da pompiere e un passamontagna, apparve sulla soglia urlando:

“Uscite! Sgombrate i locali, dobbiamo tenere un corso antincendio qui”. Lifshitz si alzò di scatto dalla sedia: “Ma noi ci riuniamo qui ogni giovedì e nessuna ci ha detto niente”. “Uscite!” ordinò l’uomo con ancora più fermezza. Solo dopo che le persone iniziarono ad alzarsi dai loro posti il pompiere si tolse l’elmetto e il passamontagna: era Migdal.


Nel 1958, Landau e alcuni suoi colleghi erano rimasti entusiasti della nuova teoria di Heisenberg, in cui tutte le particelle derivavano da un campo fermionico universale. Durante un seminario, Landau ricevette una lettera da Pauli scritta in inglese che lesse ad alta voce. Nella breve lettera, Pauli esprimeva il suo favore per la teoria di Heisenberg, menzionando nuovi argomenti a sostegno e considerandola altamente plausibile. Aggiunse, poi, che gli ultimi esprimenti sugli iperoni Λ confermavano la veridicità, senza però fornire dettagli su questi esperimenti. La notizia suscitò grande eccitazione: Pauli era noto per la sua mentalità critica e se si era esposto in quella maniera qualcosa di vero doveva esserci. Vennero avanzate diverse ipotesi; un giovane si avvicinò addirittura alla lavagna e cercò di immaginare quale potesse essere l’esperimento che Pauli immaginava. Nel frattempo, Migdal prese la lettera, la lesse attentamente e disse con voce innocente:


“C’è qualcosa di strano qui. Se si leggono le prime lettera di ciascuna riga viene fuori la parola russa ‘duraki’ (sciocchi). Cosa può significare?”

L’arcano era semplice da svelare: la lettera era stata scritta da Migdal e Pontecorvo. 


In foto Arkady Migdal.

Facebook 

Nessun commento:

Posta un commento