Ed eccoli qui.
Munzir e Mustafa al-Nazzal sono finalmente arrivati in Italia, all’aeroporto di Fiumicino.
Il padre, 35 anni, ha perso la gamba destra per una bomba caduta in un bazar in Siria; il figlio, 6 anni, senza gambe c’è nato a causa della tetramelia probabilmente a causa del gas nervino inalato dalla madre incinta durante la guerra.
Oggi, grazie alla straordinaria ondata di generosità del Siena Photo Awards e di tanti donatori, Munzir e Mustafa saranno ospitati a Siena, dove potranno vivere, lavorare e studiare, e curati al Centro Vigorso di Budrio, dove riceveranno le protesi per poter tornare a camminare.
“L’Italia è la nostra nuova patria” sono state le loro prime parole piene di gioia e speranza.
Che bella l’Italia che accoglie, apre le porte e tende le mani. Benvenuti. E buona vita.
Lorenzo Tosa
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