Che bella notizia arriva dal Cile.
A distanza di quasi mezzo secolo dal golpe di Pinochet, Maya Fernández Allende, nipote di Salvador, è stata ufficialmente nominata ministra della Difesa del governo Boric, all’interno di un esecutivo per la maggior parte composto da donne.
Un nome altamente simbolico, ma non formale, che restituisce dignità e memoria a un’intera stagione politica di cambiamento fermata nel sangue.
Socialista, 50 anni, ne aveva due in quei giorni del 1973 quando fu costretta all’esilio a Cuba, dove la mamma Beatriz, figlia del Presidente, morì suicida.
Oggi, quasi cinquant’anni dopo, il nome di Allende torna al governo del Cile, dove a quest’ora poteva esserci l’ultradestra filofascista di Kast.
Buon lavoro ministra Allende!
Lorenzo Tosa
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